
(Foto di ansa)
Politica interna. Nel pomeriggio di mercoledì 1 febbraio il ministro della Giustizia Nordio sarà alla Camera per affrontare la questione dell’anarchico Cospito che, per protestare contro il trattamento da 41bis che gli è stato inflitto, è in sciopero della fame da più di cento giorni, e anzi ieri ha annunciato di rinunciare anche agli integratori che lo tengono in vita.
Benché sia stato trasferito dal carcere di Sassari a quello di Opera per essere ricoverato in un reparto di terapia intensiva, Cospito correrebbe seri rischi di vita se davvero persistesse nella sua decisione di staccare la flebo. Se l’irreparabile accadesse, c’è da aspettarsi la reazione dei suoi sodali: a coronamento degli attentati e dei disordini scoppiati un po’ ovunque in Italia e all’estero, uno dei capi dell’anarchia italiana, Pasquale Valitutti, ha già annunciato la vendetta contro coloro che si rendessero responsabili della morte di Cospito. Che sono i giudici che hanno disposto l’articolo 41bis, ma anche i ministri del governo i quali, applicando la linea indicata da Giorgia Meloni, hanno ribadito che l’anarchico non verrà liberato dal carcere duro ma curato nel miglior modo possibile.
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