Tra social e tv
dosi di falsità

Dice così la star dei no vax, una signora che campeggia in televisione dal caffè del mattino fino alle rassegne stampa dedicate agli insonni cronici, che non è vero che grazie ai vaccini si muore di meno di Covid. No, dice lei: è tutta una favola. E snocciola numeri a beneficio dei suoi sfegatati followers.
Spiega che il 18 gennaio 2022, con quasi il 90% di «inoculati», in Italia abbiamo registrato 228.123 contagi (erano 228.179, quisquilie) e 434 decessi. Cioè, un decesso ogni 526 contagiati. Poi dice che il 18 gennaio 2021, senza i vaccini, si contarono 8.824 contagi e 377 morti. Quindi, secondo lei: senza vaccini molti, moltissimi meno contagi e persino meno deceduti. Solo che basta aver fatto almeno la prima elementare stando attenti ogni tanto per fare il confronto: nel 2022 1 decesso ogni 526 positivi; nel 2021 1 decesso ogni 23 positivi.

Calcolo successivo, per il quale occorre almeno la terza elementare: con i vaccini la letalità del Covid (al netto della differenza di varianti, ovviamente) è scesa di 22,8 volte. Eppure, dice la signora, finisce con i suoi conticini la favola secondo cui «grazie al vaccino abbiamo ridotto i morti».

Questo è solo l’ultimo esempio, sceso giù con la slavina dei social. Ma ne potremmo fare altri, che si sentono dagli schermi a ogni ora. Qualche settimana fa ci aveva provato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a far capire alle tv che va bene il dibattito, ma a tutto ci dev’essere un limite specie quando «la grandissima maggioranza degli italiani ha aderito con fiducia alle indicazioni della scienza e delle istituzioni. Le poche eccezioni - ha detto Mattarella sul finire del 2021 - alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico non scalfiscono in alcun modo l’esemplare condotta della quasi totalità degli italiani».

Tre parole - sproporzionato risalto mediatico - che forse, esaurita la benvenuta pausa natalizia - avrebbero dovuto indurre un sussulto di responsabilità in chi pur di rincorrere qualche «zero virgola» in più d’ascolto insiste nel porre sullo stesso piano scienziati e «stregoni», esperti titolati e millantatori, in continui contraddittori in cui non è quasi più distinguibile la ragione dal torto, tanto è alto il rumore di sottofondo. Abbiamo persino dovuto sentir dire che se la sanità pubblica è in evidente difficoltà non è responsabilità dei no vax ricoverati a migliaia, ma di chi, vaccinandosi, «tiene impegnato» il personale per le punture.

Abbiamo persino sentito dire che se nei reparti si sottraggono posti letto alla normale attività non è responsabilità di chi, non vaccinandosi, è salito senza guantoni sul ring del Covid, ma di chi in due anni non ha ampliato all’infinito strutture, reparti, organici. E’ una piena che non passa mai, quella del fiume di falsità e scempiaggini antiscientifiche che da mesi sentiamo dire e ripetere da questa compagnia di giro, i cui danni inferti alla comunità sono davvero impossibili da calcolare.

Molto più facile sarebbe, volendo, calcolare quanti morti ogni tot contagiati. A proposito: un benemerito follower, su Twitter, ha offerto alla nostra star ripetizioni gratuite di matematica ad opera della propria figlioletta. Così su due piedi (uno più uno uguale due vale anche per i no vax) consiglieremmo di accettare. A caval donato, sai com’è.

© RIPRODUZIONE RISERVATA