Deruba ragazza al bancomat: era ricercato in Germania

ALMÈ. Prelevati 450 euro alla vittima. È stato catturato a Parabiago. Romeno 20enne in cella: deve scontare 15 anni per rapine.

È stato segnalato per il furto a uno sportello bancomat di Almè, si è scoperto che era ricercato in Germania dove deve scontare 15 anni per rapine e lesioni a danni di automobilisti. È finito in manette mercoledì a Parabiago (Milano), un romeno di 20 anni, senza fissa dimora ma orbitante nella zona di Rho, dopo che i carabinieri del Nucleo operativo di Zogno e della stazione di Villa d’Almè hanno eseguito il mandato di arresto europeo che pendeva a suo carico. Ora è nel carcere di Busto Arsizio in attesa dell’estradizione.

Tutto comincia martedì 7 novembre all’Unicredit di viale Italia ad Almè. Intorno alle 13 un cinquantenne che sta prelevando allo sportello bancomat esterno alla filiale viene avvicinato da alcuni giovani. Lui si insospettisce e riesce ad allontanarli. Poi avverte i carabinieri. Poco più di un’ora dopo i malintenzionati si ripresentano e stavolta riescono nel colpo ai danni di una ragazza di 26 anni. Anche lei sta prelevando, ha già digitato il codice pin, quando in due si avvicinano: uno la distrae, l’altro modifica la cifra del prelievo portandola a 450 euro. Pensando che l’uomo avesse annullato l’operazione, la giovane si premura di ritirare il bancomat e allontanarsi. I malviventi prelevano le banconote che escono pochi secondi dopo e si danno alla fuga precipitosa.

A questo punto la ragazza si insospettisce, entra nella filiale e scopre che sul conto le sono rimasti solo 4 euro. Viene dato l’allarme, uno dei dipendenti della filiale ricorda di aver notato gli autori del furto fuggire verso una Kia Picanto parcheggiata dall’altra parte della strada. Intervengono i carabinieri di Villa d’Almé, che, grazie al sistema di lettura targhe delle telecamere comunali, riescono a risalire alla vettura. I militari inseriscono la targa nella banca dati, di modo che anche altre forze di polizia sappiano (la Kia Picanto non è rubata, è intestata a un prestanome). Alle 9 del mattino successivo il sistema di video sorveglianza segnala l’auto a Parabiago. La polizia locale la ferma per controlli. Dentro ci sono 4 cittadini romeni. Due risultano in regola, uno, 41 anni, residente in Francia, ha documenti falsi e viene arrestato. Il quarto è ricercato in Germania. La polizia locale passa quest’ultimo caso ai carabinieri di Parabiago, che chiamano in causa i colleghi di Zogno e Villa d’Almè, i quali eseguono il mandato di arresto europeo. Le riprese delle telecamere di sicurezza e il riconoscimento fotografico da parte della vittima sono i gravi indizi che fanno ritenere che l’uomo sia uno degli autori del colpo di Almè. Accertamenti sono in corso anche nei confronti degli altri tre occupanti della Kia Picanto.

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