
Cronaca / Hinterland
Venerdì 12 Settembre 2025
L’avvocato ai domiciliari risponde al gip: «Ha agito nei termini del suo mandato»
AZZANO SAN PAOLO. Il difensore del legale accusato di tentata estorsione ha chiesto la revoca della misura cautelare.
È stato interrogato nel pomeriggio di giovedì 11 settembre l’avvocato civilista del Foro di Milano e residente a Monza, finito ai domiciliari mercoledì mattina con l’accusa di aver preso parte a un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore di Azzano San Paolo.
L’avvocato, assistito dal legale di fiducia, Massimo Lanteri, ha risposto a tutte le domande della gip: «Ha affermato di aver agito nei termini del mandato conferito dal cliente», spiega il difensore, che ha chiesto la revoca della misura dei domiciliari (o, in subordine, l’obbligo di firma). «È inverosimile – spiega ancora l’avvocato Lanteri – che un’estorsione si faccia con delle raccomandate. In passato il mio assistito aveva anche espresso un po’ di timore a rimettere il mandato». Mandato entro il quale l’avvocato indagato ha spiegato di aver sempre operato.
La vicenda
L’avvocato era finito ai domiciliari nello sviluppo delle indagini che, a febbraio, avevano già portato all’arresto di cinque soggetti, tra i quali il presunto mandante della tentata estorsione e tre cittadini romeni, accusati di essere gli autori materiali di una violenta aggressione compiuta nel novembre 2024 ai danni della vittima. Secondo l’accusa l’avvocato aveva fornito un contributo determinante al disegno criminoso, prestando il proprio ruolo per dare parvenza di legittimità a una richiesta estorsiva di un milione e trecentomila euro, formalmente riferita a un presunto creditore in realtà inesistente e a un debito (anche questo inesistente) che era stato contratto dal padre, ormai deceduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA