Madre e figlia puliscono le strade di Treviolo da cartacce e da rifiuti

La storia.In forma anonima un grande gesto ecologico e civico a favore della comunità. Lo fanno ogni giorno, armate di sacchetti e guanti. Lo stupore dei passanti: «E gli addetti?».

Vi siete mai chiesti come mai alcune vie di Treviolo sono particolarmente pulite? Da quattro mesi, c’è una mamma che, con sua figlia, raccoglie tutti i rifiuti che incontra sul suo cammino. Le ha incrociate spesso Monica Colleoni, amministratore unico Sat Srl, che è rimasta a bocca aperta: «Se tutti facessero la stessa cosa, avremmo il paese completamente pulito». Mamma e figlia, ogni giorno, si armano di sacchetti e guanti di plastica – rigorosamente riciclati dall’acquisto di beni orto-frutticoli – e partono per la loro camminata quotidiana con risvolto ecologico. Continua Colleoni: «Partiamo dal fatto che di rifiuti per terra non dovrebbero nemmeno essercene, ma, non essendo la civiltà una virtù che tutti possiedono, mai vedremo il paese senza rifiuti abbandonati. La pratica messa in atto da queste due persone potrebbe davvero diventare una bella abitudine per tutti».

Le due donne vogliono però rimanere nell’anonimato: hanno raccontato che lo fanno esclusivamente per il bene del loro paese. La mamma si è dimostrata preoccupata per la mentalità di noncuranza verso il territorio che viene trasmessa alle nuove generazioni: «Ci sono comportamenti errati che ormai vengono percepiti come naturali, ad esempio buttare l’involucro di una caramella per terra o lanciare il pacchetto di sigarette vuoto fuori dai finestrini dell’auto». Di questi pacchetti, ai bordi delle strade, ne hanno trovati tantissimi. Ma la cosa che più l’ha stupita sono stati i commenti di alcune persone che la incontrano durante il suo rito e che esclamano: «Signora, cosa fa? Ci sono gli addetti del Comune che devono fare questo lavoro!». Come se prendersi cura del pianeta debba considerarsi un «lavoro», una faccenda per cui essere pagati, e non invece un dovere di ogni cittadino. Quello di queste due donne è un piccolo esempio, un grande gesto, sperando che possa diventare positivamente contagioso.

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