«Majorana», riscaldamento a singhiozzo: manifestazione di protesta degli studenti

SERIATE. Aule, palestre e bagni a volte caldi, a volte gelati: venti minuti di sit-in fuori dall’istituto. La dirigente: «Abbiamo allertato tutti, ma il problema rimane. Ne va dell’andamento scolastico».

Un raduno di studenti martedì mattina davanti all’ingresso dell’Istituto scolastico superiore «Ettore Majorana» ha voluto significare il disagio degli alunni per il cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Sono ormai più di venti giorni che la precaria situazione si trascina con funzionamento discontinuo dei termosifoni in tutto l’edificio interessando aule, bagni, palestra, che a volte sono caldi, a volte freddi gelati, a volte tutto va per il meglio ma improvvisamente torna il freddo.

Protesta lanciata su Instagram

Della situazione ha preso atto la Consulta degli studenti del «Majorana» e lunedì scorso su Instagram ha lanciato la proposta di una pacifica manifestazione di protesta con sosta per una ventina di minuti martedì 12 dicembre dalle 8 alle 8,20 circa, davanti ai due plessi del «Majorana»: la sede principale di via Partigiani in centro città, vicino al municipio, e la sede decentrata di corso Europa.

Tanti gli studenti che hanno sostato in via Partigiani nelle aiuole davanti alle Poste, fra cui Alexia Hincu, della Consulta studentesca provinciale, che ha anche realizzato una raccolta firme «per vedere quanti studenti condividono la manifestazione». Un assembramento pacifico e composto senza alcuna interferenza aggressiva, tanto che i ragazzi e le ragazze parevano soltanto in attesa di entrare a scuola, come è avvenuto in perfetta regolarità verso le 8,30: tutti ai loro posti.

Alexia racconta del disagio causato da un riscaldamento a scacchi, del freddo e del caldo anomalo, di temperature molto variabili quando si passa ad esempio dalla classe ai laboratori, della palestra di corso Europa inagibile con temperatura ambientale di appena cinque gradi. Una situazione che influisce sulla regolarità delle lezioni, sull’efficacia dell’apprendimento scolastico, e pure sulla salute degli studenti che, a causa dei continui cambiamenti di temperatura, sono facile preda di indisposizioni e malesseri.

«Continui solleciti alla Provincia»

Presente alla manifestazione anche la dirigente scolastica Maristella Carrozzo, in sintonia con gli studenti: «Perché è una situazione reale che disturba l’andamento scolastico. Sono tutti allertati, dall’Ufficio tecnico della Provincia competente per il plesso scolastico, al nostro Ufficio tecnico, che continua a sollecitare la Provincia per la soluzione dell’inconveniente. Mi dicono che sia un problema di valvola miscelatrice, ma io non me ne intendo, e mi preoccupo che i ragazzi possano stare a scuola in tranquillità, i docenti sono temprati. Già sappiamo che stamattina (ieri per chi legge, ndr) ci sono quattro aule al freddo, il resto funziona, ma tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro anche se i tecnici della Provincia intervengono con sollecitudine, purtroppo senza risolvere il guasto».

La dirigente si è rivolta anche al sindaco Cristian Vezzoli, che s’è fatto sentire in Provincia evidenziando la problematica e l’urgente necessità di un intervento risolutivo. C’è fermento anche fra i genitori che si rivolgono sia all’Ufficio scuola del Comune di Seriate, sia all’Ufficio di edilizia scolastica della Provincia. «Ma non sono riuscito a parlare con il dirigente provinciale competente» sbotta il genitore M. V. Che ieri mattina, pur condividendo l’obiettivo della manifestazione, ha consigliato il figlio di non sostare all’esterno per limitare il rischio di prendersi qualche malanno, e di entrare in classe.

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