Multe farlocche con un Qr code: truffa ad Azzano

IL CASO. Erano state messe da uno sconosciuto sul parabrezza delle vetture. In molti le hanno segnalate alla polizia locale. I Vigili: «Non cascateci».

La multa riporta un Qr code per pagarla digitalmente ma in realtà è una truffa. È successo ad Azzano San Paolo, dove in questi giorni in molti residenti hanno segnalato la comparsa di alcuni strani foglietti sulle automobili parcheggiate. A quanto pare sono diverse le auto in sosta su cui i proprietari si sono trovati questi strani biglietti, che intimavano una multa per «parcheggio errato».

Il foglio, realizzato sfruttando qualche software di editing, riporta lo stemma e il nominativo del Comune di Milano, un fantomatico numero di notifica della violazione con tanto di data e firma del sedicente agente di polizia e un Qr code, un codice da inquadrare con lo smartphone per collegarsi a un sito Internet in cui ricevere informazioni e, successivamente, pagare la contravvenzione.

Una situazione paradossale, non solo perché sul foglio è presente il nominativo del capoluogo meneghino nonostante questo sia comparso sulle automobili posteggiate ad Azzano, ma anche per le modalità di pagamento, tramite appunto un codice da scansionare. «In molte persone ci hanno segnalato cosa è avvenuto – spiega il comandante della polizia locale di Azzano San Paolo, Silvia Paladini – con queste contravvenzioni comparse su diverse autovetture. Controllando con le videocamere di sorveglianza posizionate in paese abbiamo riscontrato la presenza di un uomo, provvisto di un grosso borsone, che raggiungeva a piedi le aree in cui sono stati posizionati questi biglietti truffa, in particolare in via Trieste e in via Donatori Avis, nel parcheggio del supermercato. Dopo aver messo questi fogli sul parabrezza delle vetture il soggetto in questione si è dileguato, senza lasciare traccia».

Un tentativo di truffa a tutti gli effetti quindi, architettato da qualcuno che conosce, bene, anche l’informatica e reti Internet: collegandosi tramite il codice Qr fornito, infatti, si viene reindirizzati a un finto sito Internet della polizia di Stato, in cui inserire diversi dati sensibili quali nominativi, numero di telefono, e-mail per poi collegarsi con i propri conti on line, come ad esempio Paypal, o Visa, per effettuare il pagamento dell’ammenda che, ovviamente, viene ridotta dal sistema della metà se pagata on line tramite questo sito; un modo questo per incentivare il pagamento immediato dell’importo.

«State attenti e non cascateci – afferma il comandante Paladini lanciando un appello ai residenti –. Si tratta di una truffa in piena regola: non cascateci e non pagate usando quel sito Internet. Se dovesse servire qualche chiarimento in merito – raccomanda il comandante – siamo a completa disposizione dei nostri cittadini, che invitiamo a inviarci segnalazioni in caso vedano ancora questo soggetto applicare queste finte multe alle automobili in sosta».

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