Non tracciabili o scaduti: sequestrati oltre 6 mila chili di pesce in Bergamasca

I controlli per le festività.In azione il Dipartimento veterinario dell’Ats di Bergamo e il personale della Capitaneria di Porto di Venezia.

Nelle giornate del 14 e 15 dicembre sono stati eseguiti alcuni controlli congiunti tra il Dipartimento veterinario dell’Ats di Bergamo e il personale della Capitaneria di Porto di Venezia, al fine di verificare le modalità di commercializzazione e di somministrazione dei prodotti della pesca, anche in occasione delle prossime feste natalizie.

I sopralluoghi sono stati condotti in un deposito all’ingrosso di prodotti ittici nel comune di Azzano San Paolo, in un esercizio di vendita di Ciserano e in due esercizi di somministrazione di Curno. Gli interventi hanno comportato il sequestro e il successivo invio alla distruzione di notevoli quantità di prodotti ittici. In particolare, sono stati eliminati dal commercio e smaltiti circa 5.400 chili di pesce congelato dal deposito di Azzano San Paolo, 85 chili dall’esercizio di Ciserano e 600 chili dai due ristoranti di Curno.

Le motivazioni di tali provvedimenti sono state: la mancanza di tracciabilità dei prodotti stoccati nelle celle frigorifere, esposti alla vendita o ancora in lavorazione; il superamento delle date ultime di conservazione (data di scadenza e termine minimo di conservazione); prassi di congelamento non idonee. Non sono state rilevate situazioni che potessero integrare fattispecie di reato, ma ai vari operatori saranno irrogate importanti sanzioni amministrative a seguito degli illeciti riscontrati.

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