Ordigno bellico in riva al Serio, area chiusa e presidiata

PEDRENGO. Attimi di concitazione domenica 23 luglio a Pedrengo, lungo la sponda del Serio, per il ritrovamento di un ordigno bellico, presumibilmente una mina anticarro risalente alla Seconda guerra mondiale.

A notare intorno alle 13,30 il congegno un pescatore pedrenghese, che proprio in quel punto era impegnato nella sua attività di pesca. Immediatamente è scattata la chiamata al sindaco Simona D’Alba e alle forze dell’ordine, che hanno messo in sicurezza l’area, transennando il punto di riva e attivando un presidio di Protezione civile.

«L’ordigno – sottolinea il primo cittadino, che ha raggiunto subito il fiume insieme al comandante della polizia locale Daniel Mor Stabilini – è stato trovato in prossimità della scaletta che porta al Serio, al confine del Comune di Pedrengo. I carabinieri e i vigili del fuoco hanno attivato la procedura di rito, comunicando alla prefettura il ritrovamento e avvisando gli artificieri dell’Esercito italiano, in forza al 10° reggimento Genio Guastatori di Cremona». «In attesa dell’operazione per far brillare l’ordigno – prosegue il primo cittadino – abbiamo emanato un’ordinanza di chiusura dell’area, a nord del nuovo parco Natura e Comunità. Con il Comune di Gorle abbiamo condiviso l’ordinanza perché quel punto è frequentato anche dai bagnanti di Gorle. Appena riceveremo informazioni più dettagliate dagli artificieri, verrà comunicato il raggio di azione e di sicurezza, valutando possibili evacuamenti della zona».

Il punto del ritrovamento è infatti vicinissimo al grande parco civico comunale, che comprende il nuovo parco, il centro sportivo, le scuole e l’area feste. «Mi trovavo proprio alla Festa del Pescatore quando ho ricevuto la chiamata – conclude il sindaco D’Alba –. Siamo intervenuti subito e ora restiamo in attesa della squadra di azione che raggiungerà Pedrengo entro 48 ore».

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