Ore 7,30: dalla periferia 45 minuti a passo d’uomo per raggiungere il centro

Bergamo. Con le scuole riaperte e i due maxi cantieri (rondò delle valli e dell’A4) entrare in città nelle ore di punta è un’impresa: code ovunque.

A passo svelto, si fa prima a piedi che in macchina o in autobus. La scommessa è di riuscire a raggiungere il centro di Bergamo dalle periferie, provando a incappare in meno code possibili, magari riuscendo pure a ingranare la terza.

Ore 7.30 di un qualsiasi giorno d’inizio autunno, a scuole ormai riaperte e con i due grandi cantieri sulla circonvallazione che negli orari di punta rendono quasi impossibile qualsiasi trasferimento su quattro ruote senza accumulare ritardi di decine di minuti. Diciamolo subito: da qualunque parte abbiamo provato ad affrontare il percorso, il tempo per arrivare in centro da Torre Boldone, Gorle, Seriate, Stezzano e Curno varia inesorabilmente tra i 30 e i 45 minuti. Inutile cercare scorciatoie o «allungatoie» per evitare le colonne: in queste settimane il traffico si è intensificato anche nei quartieri e, più esternamente, pure sull’asse interurbano.

Due i punti nevralgici: i lavori in corso al rondò delle valli per la realizzazione del sovrappasso e quelli alla famigerata «spaghettata» all’ingresso dell’autostrada; il primo in via di completamento a inizio 2023, il secondo destinato ad accompagnarci per almeno un altro anno e mezzo, con modifiche alla viabilità che si susseguiranno a seconda dello stato di avanzamento dei lavori. Il restringimento della carreggiata lungo la via Cesare Correnti verso il rondò delle valli ha allungato le code in entrata alla città fino a Torre Boldone. Risultato: in tanti preferiscono abbandonare l’ultimo tratto di provinciale per entrare a Bergamo da via Corridoni, mai così intasata (cantieri estivi a parte) come in queste settimane.

In tanti preferiscono abbandonare l’ultimo tratto di provinciale per entrare a Bergamo da via Corridoni, mai così intasata come in queste settimane.

Con il rondò appesantito dal traffico, a rimetterci sono pure gli automobilisti che arrivano da Gorle entrando in città da via dei Bersaglieri. Chi da quel quadrante opta per l’ingresso nel capoluogo da Seriate, e dunque da via Borgo Palazzo, rischia di fermarsi già alla Celadina. All’altezza dell’incrocio con via Pizzo Recastello, poi, s’immettono sulla direttrice principale coloro che per evitare il tratto di asse interurbano più vicino al casello dell’A4, preferiscono uscire alla Fiera e riversarsi nel quartiere di Boccaleone, con ripercussioni anche in via Rosa e in via Rovelli, dove per immettersi su via Piatti si rischia di rimanere in coda 10 minuti per percorrere meno di 300 metri.

T raffico a passo d’uomo anche sull’asse interurbano dall’uscita di Orio al Serio fino all’altezza di Colognola, con code interminabili pure sulle rampe d’accesso verso via Autostrada e in uscita dalla città verso l’A4, per effetto di una modifica della viabilità che ha ristretto la carreggiata. Un’altra deviazione, resasi necessaria per l’abbattimento del ponte della circonvallazione, genera code già al semaforo tra Campagnola e la Malpensata, con tanti automobilisti che preferiscono svoltare a destra in direzione del centro, intasando così via Zanica, già congestionata dal traffico in arrivo da Azzano San Paolo. L’effetto domino che si crea partendo dal rondò dell’autostrada arriva ad interessare anche l’accesso alla città da Stezzano e dalla Briantea. Con il quartiere di Colognola appesantito dal traffico in arrivo da Azzano (passando davanti al cimitero e all’istituto Belotti), anche le auto provenienti da Stezzano inevitabilmente ne risentono. All’ora di punta la colonna può arrivare anche fino alla rotonda vicino al ponte dell’autostrada, a pochi passi dal Kilometro rosso.

Paradossalmente quando si arriva in centro il traffico inizia a scorrere, tranne in via Bonomelli – dove un cantiere edilizio restringe la carreggiata – e in via Roma, dov’è in corso il rifacimento del manto stradale

Non cambia lo scenario se il tentativo di entrare in città lo si fa da Ponte San Pietro e da Curno, percorrendo la Briantea. Ad appesantire il traffico sono le auto provenienti in questo caso da ovest, che abbandonano l’asse interurbano per evitare lo snodo dell’autostrada, che pure in questa fase dei lavori non presenta particolari intoppi lungo la carreggiata, se non un restringimento in direzione di Seriate, proprio a partire dallo svincolo dell’A4. Anche in questo caso i tempi di percorrenza si moltiplicano, come ovunque soprattutto negli orari di punta, ma anche in altri momenti della giornata. Passate le 9 del mattino il traffico torna sostenibile quasi dappertutto, salvo poi riprendere di nuovo consistenza fin dalle prime ore del pomeriggio e poi ancora verso sera, nella direzione opposta rispetto al mattino.

Paradossalmente quando si arriva in centro il traffico inizia a scorrere, tranne in via Bonomelli – dove un cantiere edilizio restringe la carreggiata – e in via Roma, dov’è in corso il terzo lotto di rifacimento del centro piacentiniano (unico cantiere tra quelli citati in capo al Comune di Bergamo). E a quel punto inizia il caos per trovare un parcheggio. Ma questa è davvero tutta un’altra storia.

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