Orio al Serio, il numero dei voli in ripresa. E i nuovi aerei sono più silenziosi

Il bollettino L’anno scorso 51.878 tra decolli e atterraggi, in aumento del 34% sul 2020. Ancora lontani i numeri pre-pandemia: nel 2019 i movimenti erano stati oltre 95mila.

Con la ripresa dell’intensificarsi dei voli all’aeroporto «Il Caravaggio» aumenta anche il rumore aeroportuale, ma grazie all’introduzione di nuovi aeromobili le emissioni acustiche si riducono. Dal monitoraggio annuale di Sacbo il 2021 registra una crescita del numero di movimenti (decolli e atterraggi) rispetto al 2020, che ha toccato un minimo storico causato dal Covid. Se due anni fa i voli totali sono stati circa 38.900, lo scorso anno hanno avuto un’impennata del 34,16%, ma una flessione del 45,6% rispetto al 2019, passando da 95.375 voli a 51.878.

La crescita dei voli

«Dal 2004 Sacbo pubblica i bollettini mensili sul monitoraggio del rumore aeroportuale per fornire a chi abita nell’intorno aeroportuale un’approfondita conoscenza sul clima acustico rilevato dalla rete di monitoraggio esistente – dichiara il consigliere comunale Federico Rocchi, delegato per il Procedimento del piano di sviluppo aeroportuale –. Grazie al queste elaborazioni, è emersa una correlazione tra l’andamento del numero di movimenti e l’effetto della pandemia. Se si confronta il 2020 con il 2019, ultimo anno “normale”, si assiste a un decremento pari al 59,5%, passando da 95.375 voli a 38.866. Nel 2021, invece, si evidenzia un aumento del 34,16% rispetto al 2020. Seppure si sottolinei una ripresa delle attività di volo dello scalo bergamasco, i numeri restano sempre inferiori del 45,6% rispetto al 2019. Nel 2021 ci sono stati circa 51.900 movimenti totali, mentre l’anno precedente superavano i 95 mila tra decolli e atterraggi. Purtroppo, con l’aumento dei voli si è intensificato anche il rumore aeroportuale, che ha raggiunto i valori pre-Covid, come confermato dalla centralina di monitoraggio acustico situata a Cassinone. Un dato confortante è l’introduzione nello scalo di Orio al Serio di nuovi aeromobili di recente costruzione e di nuova generazione, che riducono sia le emissioni acustiche sia quelle inquinanti, producendo il 16% in meno di inquinamento e un rumore inferiore del 40%».

Se si confronta il 2020 con il 2019, ultimo anno “normale”, si assiste a un decremento pari al 59,5%, passando da 95.375 voli a 38.866. Nel 2021, invece, si evidenzia un aumento del 34,16% rispetto al 2020

Tra gennaio e maggio 2021, in corrispondenza della seconda ondata di pandemia, all’aeroporto di Orio i movimenti erano in media di circa 1.450 voli mensili. Con l’arrivo della stagione estiva si è registrata una naturale impennata, passando dai circa 4.275 voli a giugno ai circa 6.545 di luglio, dato che si è mantenuto stabile sino a dicembre. Le statistiche dimostrano come si sia lontani dai dati del 2019, in cui si aveva una media di voli mensili pari a circa 8 mila e una media di movimenti giornalieri pari a 260, mentre nel 2021 erano 142, con un decremento del 46%. Quest’ultima percentuale è comunque migliore rispetto a quella del 2020, anno della pandemia, che registrava solo 106 movimenti al giorno, ossia una riduzione di circa il 60% rispetto al 2019.

Tra gennaio e maggio 2021, in corrispondenza della seconda ondata di pandemia, all’aeroporto di Orio i movimenti erano in media di circa 1.450 voli mensili. Con l’arrivo della stagione estiva si è registrata una naturale impennata, passando dai circa 4.275 voli a giugno ai circa 6.545 di luglio, dato che si è mantenuto stabile sino a dicembre

Il dato confortante è l’introduzione nello scalo di Orio di nuovi aeromobili di recente costruzione e di nuova generazione che riducono sia le emissioni acustiche sia quelle inquinanti, producendo il 16% in meno di inquinamento e un rumore inferiore del 40%. Dai dati forniti dal gestore dell’aeroporto, si evidenzia una riduzione dai 4 ai 5 dB(A) tra i nuovi Boeing 737 Max e i vecchi aeromobili. «L’auspicio – conclude Rocchi – è che con la sostituzione dei vecchi veicoli, l’impronta acustica generata sarà sicuramente ridotta con conseguente diminuzione del rumore nelle aree periferiche all’aeroporto».

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