Pronta tra un anno la nuova bretella Pedrengo-Scanzo

IL CANTIERE. Via ai lavori, il tratto sarà lungo 400 metri. Due rotatorie, 40 parcheggi e nuovo sito produttivo. Si sistema anche l’incrocio Tadini. I sindaci: «Una svolta».

Il cantiere è partito ufficialmente e durerà dodici mesi, al termine dei quali sarà percorribile la nuova bretella «Resta-Vitali». I lavori di realizzazione della strada che collegherà via Piave in territorio di Pedrengo, all’altezza di via Cascina Uccellanda, con Corso Europa in quello di Scanzorosciate, all’incrocio con via Manzoni, sono partiti.

La posa della prima pietra

Il via è stato dato lunedì 3 novembre con la cerimonia di «posa della prima pietra». Un intervento atteso da oltre 15 anni, con il quale oltre alla costruzione della strada verrà rigenerato un intero comparto urbanistico di 46mila metri quadrati. Il progetto non prevede infatti solo la bretella, che sarà lunga circa 400 metri, ma anche due rotatorie - una in via Piave e una in Corso Europa -, una pista ciclopedonale, un filare alberato e parcheggi pubblici. Ma soprattutto permetterà di risolvere il cosiddetto incrocio «Tadini» di Scanzo tra Corso Europa e via Marconi, spesso luogo d’incidenti (l’ultimo a giugno, quando una donna di 78 anni, Ernesta Bonalumi, perse la vita nello scontro in auto con un autobus Atb): l’idea del Comune di Scanzo è a tal proposito di trasformare in quel punto il semaforo in sempre verde, con il rosso solo per la chiamata pedonale, sfruttando l’attesa fluidificazione del traffico.

Trasformazione da oltre 2 milioni di euro

Un grande piano di trasformazione - da oltre 2 milioni di euro - le cui opere si configurano come compensazioni pubbliche all’interno di un intervento privato: quello delle aziende Officine Resta e Costruzioni Vitali, che nell’area edificheranno nuovi capannoni destinati all’ampliamento delle rispettive produzioni.

Le reazioni di sindaci e amministratori

«Per Scanzo è una giornata storica - commenta il sindaco Paolo Colonna -. Iniziano i lavori di rigenerazione urbanistica di un’opera inserita nel Pgt nel 2009 che finalmente vede

attuazione. La nuova bretella in particolare è un’infrastruttura di grande valenza per i Comuni dell’hinterland est di Bergamo, perché consentirà di rendere il traffico più scorrevole e, contestualmente, come opere aggiuntive del Comune, di mettere in sicurezza l’incrocio Tadini eliminando di fatto il semaforo, che rimarrà solo a chiamata pedonale».

All’avvio del cantiere - affidato all’impresa Milesi geometra Sergio - era presente anche l’ex sindaco di Scanzo, oggi consigliere regionale, Davide Casati: «Quando sarà conclusa sarà una delle opere più importanti della storia del nostro paese, che risolverà uno dei nodi più critici della provincia di Bergamo, l’incrocio del Tadini. Cambierà in meglio la vita delle persone», afferma Casati.

I lavori, spiega il progettista, l’architetto Giovanni Valle, non saranno tuttavia semplicissimi: «Ci sono molte interferenze nei sottoservizi, in particolare tubi del gas ad alta pressione. In più andranno interrate una parte delle linee elettriche che oggi corrono sui tralicci».

I benefici però saranno molti

Nel quadrante sud-est dell’ambito di riqualificazione sorgeranno circa 40 parcheggi pubblici, con possibilità di raddoppiarli. «Una scelta strategica, perché sono in prossimità della nostra area feste e del cimitero», commenta Simona D’Alba, sindaca di Pedrengo, che rimarca soprattutto la realizzazione della nuova pista ciclabile in via Piave: «Si connetterà con quella in arrivo da Seriate e farà da cerniera con quella che da Villa di Serio porta in val Seriana». Il progetto - possibile anche con il sostegno della Provincia (ieri era presente l’ingegner Massimiliano Rizzi, dirigente del settore Viabilità) dimostra anche attenzione al contrasto ai fenomeni di allagamento in via Piave: «È stato realizzato uno studio idraulico e verranno costruiti pozzi e caditoie».

Sono soddisfatti anche i sindaci dei Comuni della zona: «La rotonda in Corso Europa alleggerirà le code che al mattino arrivano fino a Villa di Serio», rileva il sindaco Mario Morotti. «Migliorerà la viabilità a livello sovracomunale - chiosa Giovanni Testa, sindaco di Gorle -. Pensando al traffico sul ponte Marzio, per Gorle avrà effetti positivi soprattutto nella fascia serale». Si dice «orgoglioso di partecipare al progetto» Massimo Resta, delle omonime Officine. Contento anche l’altro imprenditore coinvolto, Roberto Vitali, della Costruzioni Vitali: «Questa è un’area determinante per lo sviluppo di Scanzo. Dopo tanti studi e analisi - conclude - siamo arrivati alla soluzione migliore possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA