Ranica, ruspe in azione all’ex filanda Zopfi: spazio a case e servizi

I LAVORI. Le demolizioni partite nei giorni scorsi. Verranno conservate le facciate storiche e la ciminiera. In programma residenze, rotatoria e aree parcheggio.

Ruspe al lavoro già da qualche giorno nell’ex area Zopfi, a Ranica. A distanza di 16 anni da quando si è iniziato a parlare per la prima volta del recupero dell’area, a nove anni dal botta e risposta tra l’amministrazione e la società «Piramide Casa srl», che alla fine si è conclusa con l’approvazione del piano attuativo dell’Ambito di trasformazione, hanno preso il via i lavori di demolizione dei vecchi edifici di quella che è stata la storica filatura Zopfi di Ranica.

Il valore architettonico dell’edificio

Simbolo dello sviluppo dell’industria tessile prima e poi del suo lento decadimento, gli edifici realizzati fra il 1869 e il 1877 lasceranno il posto a palazzine residenziali, di cui alcune in edilizia convenzionata, estese aree di parcheggio, una grande piazza, una nuova rotatoria e negozi di vicinato. Verrà comunque salvaguardato il valore dell’opera, in quanto esempio di archeologia industriale, grazie al recupero delle facciate dell’edificio principale della filanda e della ciminiera, con porticati, estese aree di parcheggio, una grande piazza, edifici residenziali, alcuni dei quali in edilizia convenzionata, una nuova rotatoria e negozi di vicinato.

Il primo progetto nel 2009

Il primo progetto per la riqualificazione dell’area risale addirittura al 2009, anno in cui la società «Ranica Residence & Village» presentò un programma, a cui però non fece seguito la sottoscrizione della convenzione. Nel 2016 entra in campo quello allora era denominato «Gruppo Piramide Spa» che, tre anni prima, aveva acquistato l’area. Dopo la presentazione di una prima proposta, che verrà bocciata dal Comune di Ranica, ne seguirà un’altra, sempre bocciata, e il ricorso al Tar da parte della società «Piramide».

Si arriva così a marzo scorso quando sono riprese le trattative che si sono chiuse positivamente con un ultimo passaggio del progetto in Consiglio comunale ad aprile. «Finalmente ce l’abbiamo fatta, al terzo mandato vedo partire l’operazione – osserva con giusta soddisfazione Carlo Beretta, vice sindaco e assessore alla Pianificazione e gestione del territorio –. Dopo aver ottenuto il via libera per le demolizioni già programmate di tutti gli edifici, salvo quello tutelato, la società di demolizioni incaricata da “Piramide” ha iniziato i lavori, che dovrebbero ultimarsi entro fine anno».

Cinque anni di lavori

Nel frattempo sono in fase di realizzazione progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione che inizieranno il prossimo anno. «Finalmente a settembre scorso è stata firmata la convenzione che ha permesso di dare il via ai lavori – ribadisce il sindaco Sergio Parma –. Tra l’altro il fatto che l’area Zopfi, che ormai aveva raggiunto un livello di degrado non più accettabile, fosse all’ingresso del paese era davvero un brutto biglietto da visita. Adesso tutta la zona cambierà radicalmente il suo aspetto. Nuovi edifici, una nuova viabilità, il tutto anche conservando un edificio, quello storico, che diventerà memoria condivisa di una parte significativa della storia di Ranica».

«Certo – sottolinea Parma – la realizzazione dell’opera prevede quattro tempi e dunque il tutto sarà portato a termine non prima di 4-5 anni. Compito dell’amministrazione sarà quello di vigilare in modo che vengano rispettati tutti i termini della convenzione. Un grazie va senza dubbio – conclude Parma – alla precedente amministrazione per tutto il lavoro fatto negli ultimi anni e che ha permesso di arrivare a questo risultato».

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