Rapina dopo essere uscito dal carcere da 48 ore: 3 anni e 4 mesi per un 32enne di Paladina

La sentenza. È stato condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi per la rapina di un telefonino da 200 euro. Condanna pesante, in virtù dei suoi numerosi precedenti - una decina - e perché quando ha commesso il fatto era uscito dal carcere da sole 48 ore.

In cella il 32enne di Paladina ci è tornato l’11 luglio scorso dopo l’arresto dei Carabinieri di Villa d’Almè, che alle 17,30 lo avevano bloccato subito dopo che aveva rapinato una donna di 46 anni appena scesa dal pullman a Ponteranica, nella zona dell’ex bar Capolinea.

La signora stava telefonando alla madre quando lui l’aveva aggredita alle spalle e trascinata a terra, rifilandole uno schiaffo e tentando di fuggire col cellulare. I militari lo avevano subito rintracciato, perché erano già sulle sue tracce dopo che, un’ora prima, ad Azzonica, frazione di Sorisole, aveva tentato di scippare la borsetta a una sedicenne, toccandole anche il seno: per questi due reati – tentato furto con strappo e violenza sessuale – c’è un procedimento separato.

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Mercoledì 31 agosto a processo l’accusa ha chiesto una condanna a 4 anni e 7 mesi, mentre il difensore, l’avvocato Valentina Magri, essendo i fatti pacifici, ha invocato il minimo della pena. Il giudice Donatella Nava, dopo aver letto la sentenza, s’è raccomandata con l’imputato: «Spero si rimetta sulla buona strada, altrimenti rischia di passare tutta la sua vita in carcere».

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