«Seriate, Gianna uccisa da un ladro: Tizzani credibile»

Seriate. Le motivazioni dell’assoluzione in secondo grado dell’ex ferroviere accusato dell’omicidio della moglie. I giudici: nullo l’esame sul Dna.

Sono state depositate in questi giorni le motivazioni con cui la Corte d’assise d’appello di Brescia ha assolto, nell’ottobre scorso, Antonio Tizzani, ex ferroviere di 74 anni accusato di aver ucciso la moglie Gianna Del Gaudio, professoressa in pensione, sgozzata nella sua casa di Seriate la notte tra il 26 e il 27 agosto 2016. Il marito, che era stato assolto anche in primo grado, si è sempre proclamato innocente: quella notte, è stata la sua versione sin dall’inizio, rientrando a casa aveva visto un uomo incappucciato intento a frugare nella borsa della moglie, che giaceva morta a terra.

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I giudici bresciani ritengono questa versione «sufficientemente credibile» e hanno anche annullato l’esame del Dna fatto dal Ris sul cutter perché il prelievo del campione era stato effettuato senza darne avviso alla difesa, dunque senza contraddittorio, e perché la procedura non era stata correttamente rispettata in tutte le sue parti.

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