
(Foto di Bedolis)
LA TRUFFA. Tramite un trucchetto piuttosto artigianale è riuscito a risparmiare circa 3.000 euro di parcheggio, nell’area «Kiss & fly» dell’aeroporto di Orio.
Tramite un trucchetto piuttosto artigianale è riuscito a risparmiare circa 3.000 euro di parcheggio, nell’area «Kiss & fly» dell’aeroporto di Orio, dedicata alle soste brevi per scaricare bagagli e passeggeri e dove, dopo i primi 10 minuti gratuiti, la tariffa può arrivare anche a 10 euro l’ora. Lui, un pakistano di 35 anni, residente a Ciserano, attualmente fa il taxista abusivo.
Ha la licenza Ncc ma, dopo aver perso il lavoro, la sua auto non è munita di concessione per il trasporto di passeggeri. Sicché, a differenza dei taxisti con regolare licenza, avrebbe dovuto pagare le soste fuori dall’area Arrivi, dove si appostava in cerca di clienti.
Aveva così adottato un escamotage. Una sera del marzo scorso era andato a cena al ristorante Rossopomodoro, all’interno dello scalo, che fornisce ai clienti un buono-convenzione per un parcheggio gratuito di tre ore. Fotocopiando su una pellicola adesiva il codice a barre di quell’unico voucher, che applicava poi sui tagliandi da inserire nelle casse automatiche, era riuscito a oltrepassare gratuitamente la sbarra per decine e decine di volte.
E, non fosse stato per un’indagine per ricettazione nei suoi confronti, chissà per quanto sarebbe andato avanti. Indagando a suo carico e controllando i filmati delle telecamere, gli agenti si sono accorti che, quando arrivava alla sbarra del parcheggio, il 35enne non inseriva mai né denaro né carte di credito. Così, hanno capito che c’era qualcosa che non andava.
Giovedì alle 20.44 l’hanno fermato dopo che aveva oltrepassato la sbarra. Lui ha subito stracciato e gettato dal finestrino il tagliando. In auto aveva altre cinque codici a barre fotocopiati. È scattato l’arresto per truffa. Alla sua auto sono abbinati parcheggi abusivi per 3.000 euro; a lui i poliziotti sono invece riusciti ad addebitarne (tramite il riconoscimento dalle immagini) un numero per un totale di 1.400 euro. Ieri il giudice ha convalidato l’arresto e ha scarcerato A. A. I. con divieto di dimora a Orio. Processo il 26 settembre.
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