Tragico schianto a Brusaporto: addio a Francesco Rossi, portalettere di 21 anni

Brusaporto Il ragazzo, in sella a una moto, si è schiantato contro un’auto. Sotto choc la conducente della vettura, che era in auto con i figli, illesi: «Ero sulla mia corsia, all’improvviso l’urto».

Stava consegnando la corrispondenza in sella dello scooter di Poste italiane ma uno scontro violentissimo con una macchina non gli ha lasciato scampo. Non ce l’ha fatta Francesco Rossi, portalettere di 21 anni di Brusaporto. Il ragazzo era molto conosciuto nella zona: suo papà, Giovanni, è consigliere comunale in paese e presidente dell’assemblea dell’Unione intercomunale dei Colli (della quale il Comune di Brusaporto fa parte). L’incidente mortale è accaduto nel pomeriggio di venerdì 18 marzo, pochi minuti dopo le 17, in via Albano Sant’Alessandro, lungo il cavalcavia che collega la zona del Santuario della Madonna delle rose di Albano a Brusaporto.

Indossava il casco

Francesco era in servizio in sella dello scooter delle Poste e stava guidando in direzione di Albano. Indossava il casco, che purtroppo non è bastato a evitare il violento trauma alla testa. L’urto con la Skoda station wagon è stato tremendo.

Il ragazzo stava affrontando una curva e, dopo l’impatto con la macchina, è stato catapultato in avanti un metro o poco più rispetto al punto dell’impatto. È piombato rovinosamente a terra, il trauma cranico gli è stato fatale. È morto sul colpo. Un automobilista di passaggio, che ha visto tutta la scena, ha dato l’allarme al 112. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 con la Croce verde Bergamo, che ha tentato di tutto per salvargli la vita; la polizia stradale per i rilievi e gli agenti della polizia locale dei Colli che hanno gestito la viabilità. La macchina coinvolta nell’incidente viaggiava sulla corsia di marcia opposta (rispetto allo scooter), quella che da Albano conduce verso Brusaporto.

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Mamma e bimbi

Al volante della Skoda c’era una donna di 29 anni, ucraina e residente con la sua famiglia ad Albano. È rimasta illesa e, se pur sconvolta dopo l’incidente, ha ricostruito quanto successo: «Stavo andando con i miei bambini all’Iper di Seriate per fare degli acquisti per la scuola. Sul cavalcavia ho sentito un urto davanti alla mia macchina, la moto ha invaso la mia corsia e ha sbattuto contro l’auto. Stavo procedendo verso Seriate, la moto si è allargata dalla mia parte. Mi dispiace tantissimo per questo ragazzo, era molto giovane». Sull’auto stavano viaggiando anche i due figli della ventinovenne, rispettivamente di sei e due anni, e la sorella. Nessuno ha riportato lesioni nell’incidente.

Le cause dello schianto sono in fase di accertamento da parte della polizia stradale di Bergamo, intervenuta sul posto. Il testimone che ha visto la scena del drammatico schianto ha fornito la sua versione dei fatti alle Forze dell’ordine. La salma del ventunenne è stata portata alla Casa del commiato «Vavassori» di Seriate, in via Dante, in attesa della cerimonia funebre.

«Assunto di recente»

I funerali si svolgeranno lunedì 21 marzo alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Brusaporto. Francesco Rossi abitava con la famiglia in via Marconi 12, in centro, con i genitori. Lascia nel dolore i genitori Giovanni e Marina, i fratelli Alessandro, Cristiano e Marco, i famigliari e i numerosi amici. La notizia della morte del giovane, figlio del consigliere comunale di maggioranza si è subito diffusa in paese. «Era stato assunto di recente da Poste italiane – commenta il sindaco di Brusaporto, Roberto Rossi –, ora siamo tutti scossi per questa tragica notizia».

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