Valbrembo, mamma Stefania muore a 44 anni: «Era luce per tutti»

IL LUTTO. Si è spenta dopo due anni di lotta con la malattia. L’addio commosso dei colleghi, lascia marito e tre figli.

Una presenza discreta, una mamma e moglie premurosa, una collega amata, così tanto che la piccola chiesa di Scano al Brembo non è riuscita, nei giorni scorsi, a contenere le tante persone che sono arrivate per portare l’ultimo saluto a Stefania Manenti.

«Regalava sempre un sorriso»

La giovane donna, mamma di tre bambini, si è spenta a soli 44 anni, a causa di un male contro il quale ha lottato coraggiosamente per quasi due anni. Non c’era solo tutta la famiglia e tutto il paese di Valbrembo ai funerali di Stefania, celebrati da don Antonio Navoni nella parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano. C’erano anche amici e compagni di scuola e praticamente tutti i dipendenti della fu «Officine meccaniche Paladina», quando ancora non si chiamava «Brembo», dove Stefania lavorava da 20 anni, e dove prima ancora ci aveva lavorato per altri 40 papà Samuele, uno dei primi dipendenti. «Stefania era una donna semplice, che amava la vita e l’ha dedicata alla sua famiglia, oltre a mamma Rosanna e a papà Samuele – ricorda Domenico, il marito –. C’era per tutti, era una persona molto credente e ascoltava tutti, era molto paziente e disponibile. Amava le cose semplici della vita, non era attaccata alle cose materiali, regalava sempre un sorriso».

Ha trovato la forza, il modo e le parole anche per spiegare e preparare la situazione ai suoi ragazzi: Giorgia, 16 anni, Christian, 13, e Andrea, 7 anni

Un sorriso che non è mai mancato nemmeno nel corso della battaglia contro la malattia, nonostante i tanti timori è sempre rimasta positiva, e non ha mai mollato. Era così discreta che non voleva far pesare la sua malattia sugli altri, per non far preoccupare le persone. Ha trovato la forza, il modo e le parole anche per spiegare e preparare la situazione ai suoi ragazzi: Giorgia, 16 anni, Christian, 13, e Andrea, 7 anni. «Non so se esiste la famiglia perfetta – spiega Domenico –, so che noi eravamo felici». Al termine della Messa Michela, amica e collega, ha letto una lettera: «Il nostro angelo è tornato in cielo, spetta a noi raccogliere la sua preziosa testimonianza e farne tesoro, per far sì che ci guidi a essere persone migliori. Lei vivrà sempre nei nostri cuori. Buon viaggio stellina».

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