Aerei, prezzi alle stelle. E in tanti rinunciano alle vacanze invernali

IL FENOMENO. Agenzie di viaggio: prenotazioni in discesa. Oltre al caro-voli pesano le tensioni in Medio Oriente. Buona la tenuta delle città d’arte e dei tour organizzati.

Cara, carissima vacanza. Troppo cara, al punto che in tanti quest’anno ci rinunceranno. Il periodo delle feste natalizie resta uno dei momenti in cui, chi può, parte per qualche giorno di ferie. Mai però come in quest’ultimo scorcio di 2023 i prezzi dei biglietti aerei, saliti alle stelle, hanno convinto molti italiani a frenare le partenze.

Lo dicono i dati di una ricerca commissionata da Assoviaggi Confesercenti, secondo cui agenzie di viaggio e tour operator segnalano minori volumi di vendita sia per le destinazioni estere – con una flessione del -4,4% rispetto al 2022 –, sia per le destinazioni italiane, con un calo ancora più marcato, pari al 6,3%. Un trend che si presenta omogeneo in tutte le macro-aree geografiche.

«La proiezione a livello nazionale si registra anche nella nostra provincia – aggiunge Matteo Marcassoli, presidente di Assoviaggi Confesercenti Bergamo –, con una forte contrazione della vendita di viaggi verso le aree mediorientali, Mar Rosso e Giordania in testa. Le vendite sulla montagna pagano un forte rialzo dei prezzi e sono sotto tono, mentre su crociere e viaggi organizzati verso città d’arte e città europee le performance si mantengono buone».

Meno viaggi, sempre più appannaggio di chi può spendere molto, e il tentativo delle agenzie di dirottare i turisti su destinazioni più vicine, raggiungibili senza voli aerei. È questa la tendenza anche in provincia di Bergamo. D’altronde c’è poco da fare: per una settimana alle Maldive servono in media 5-6mila euro a persona, altrettanti per una settimana sugli sci in un albergo 4 stelle in Italia (in questo caso a famiglia).

«Per chi non vuole volare, le alternative sono poche – ammette Marco Garini, direttore dell’agenzia “Ovet Viaggi” –. I conflitti in atto influiscono soprattutto sulle mete del bacino del Mediterraneo, dall’Egitto alla Terra Santa fino alla Giordania, senza dimenticare la guerra in Ucraina. L’anno prossimo dovremo fare ancora i conti con questi aumenti, più marcati in particolare sul corto raggio».

C’è chi rinuncia alle ferie, ma anche a fare ritorno al Sud: troppo alti i costi dei viaggi anche per raggiungere il Meridione e le isole, in barba alle garanzie che i vettori dovrebbero assicurare in termini di «continuità territoriale». «Tornare a casa per le vacanze, per chi ha la famiglia al Sud sta diventando complicato – ammette Vincenzo Ambrosio, titolare dell’agenzia “Le Chic” di via Tasso –. Le associazioni di categoria hanno chiesto all’Europa di intervenire per far sì che le compagnie aeree si prendano le responsabilità di proteggere le persone, ma è un iter molto lungo e anche il governo dovrebbe prendere posizione». L’alternativa a un costoso viaggio in aereo, secondo Ambrosio, c’è: «Proviamo a proporre altri tipi di viaggio, benessere, montagna, chalet, dirottando le vacanze economicamente più impegnative in altri periodi dell’anno». Gettonate, per restare sulle località esotiche, destinazioni come Sri Lanka, Indonesia e Capoverde, dove si può recuperare almeno parzialmente il costo del volo risparmiando sulle strutture. «Capoverde, in particolare, è una destinazione molto buona che potrebbe essere valorizzata, anche in considerazione del fatto che c’è un volo diretto da Bergamo – dice Giuseppe Vanini, responsabile dell’agenzia “Borgo Viaggi” di via Carnovali –. Stiamo assistendo a una certa stabilizzazione dei prezzi, sperando in un rimbalzo verso il basso per i primi mesi del 2024, tenendo conto anche del calo dei carburanti e di altri costi. Noi partiremo presto anche con i viaggi organizzati in Liguria a Ischia e in altre località italiane, proponendo viaggi in autobus o in treno».

I rincari degli ultimi mesi sono stati oggetto anche di segnalazioni da parte delle associazioni dei consumatori: «Riceviamo tante lamentele dai cittadini – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo –. Purtroppo nei periodi di vacanza ci sono operatori che ne approfittano: bisognerebbe prenotare con largo anticipo, oppure ridurre i giorni di vacanza, ma in questo caso non si compensano i costi del viaggio. Continua il boom delle ferie pagate a rate, che però presentano l’incognita dell’indebitamento al ritorno delle vacanze»

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