Cade da dieci metri mentre è all’interno dell’area dell’ex Reggiani: ferito un 15enne

BERGAMO. Sono entrati in tre per fare delle scritte sull’edificio abbandonato di Redona, ma uno di loro ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra da 10 metri: grave 15enne trasportato in ospedale.

Molto più di una bravata: l’idea di violare una proprietà privata – l’ex Reggiani – e salire ai piani alti del primo capannone che si incontra arrivando dal rondò delle valli in direzione Monterosso e stadio, gli è costata una brutta caduta e il ricovero al «Papa Giovanni» in codice rosso.

Ex Reggiani di nuovo presa di mira da gruppi di ragazzini, stavolta con un grave epilogo, per un quindicenne. L’incidente è successo sabato 9 settembre intorno alle 18. Tre ragazzini si sono intrufolati nel vecchio complesso industriale in zona stadio, in via Tito Legrenzi, anche questa volta alla ricerca dell’avventura non priva di rischi e sono saliti in alto, con l’intenzione di lasciare la loro firma con scritte spray. Ma a un certo punto, poco prima delle 18, uno dei tre, classe 2007, avrebbe perso l’equilibrio, cadendo da un lucernario e finendo a terra dopo un volo di 9 metri.

Visto quanto capitato al loro amico, gli altri due hanno deciso di uscire comunque allo scoperto, chiamando il 112. A quel punto la centrale operativa dell’Areu ha inviato sul posto i mezzi e il personale di soccorso: vigili del fuoco, le volanti della polizia e un’ambulanza. Dopo aver perlustrato il capannone alla ricerca del gruppetto di ragazzi, i soccorritori li hanno trovati nel capannone più a Sud, verso via V Alpini, ritrovando il quindicenne a terra, cosciente ma pare con gravi fratture dovute alla considerevole altezza da cui è caduto.

Dopo che una squadra dei vigili del fuoco ha accompagnato il 118 il più vicino possibile al cancello della proprietà, il ragazzo dopo le prime cure è poi stato trasportato all’ospedale Papa Giovanni XXIII in codice rosso di massima gravità, anche se dai primi riscontri pareva non in pericolo di vita. Gli agenti della Polizia si sono quindi occupati dei rilievi, avvalendosi anche della Scientifica per determinare l’esatta dinamica e hanno avvisato i genitori dei tre ragazzi, pare tutti minorenni.

Sono frequenti le incursioni all’interno dell’ex Reggiani: lo scorso mese è stata registrata anche una serie di incendi e si sono intensificati i controlli, ma l’episodio di ieri dimostra che una soluzione ancora non è stata trovata. «È una brutta notizia – commenta l’immobiliarista Francesco Manzi, socio di maggioranza della holding che ha la proprietà dell’area e ha appreso dell’incidente dalla stampa –. L’area è completamente recintata, ma sistematicamente c’è chi trova il modo di infiltrarsi».

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