
Cronaca / Bergamo Città
Sabato 30 Agosto 2025
Cattedre scoperte, servono 2.703 supplenti
SCUOLA. Questo è il fabbisogno per la Bergamasca secondo l’Ufficio scolastico: 1.189 docenti sui posti comuni, il resto sul sostegno. L’algoritmo assegnerà l’istituto entro domenica 31 agosto. I sindacati: «Numeri preoccupanti».
In Bergamasca servono oltre 2.700 supplenti. A pochissimi giorni dalla presa in servizio dei nuovi docenti (che avverrà lunedì), i prospetti dei posti aggiornati per l’assegnazione di incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/26 nelle scuole di ogni ordine e grado – pubblicati dall’Ufficio scolastico provinciale – danno il quadro del fabbisogno di supplenti in città e provincia.
Per ogni ordine e grado, comprendendo anche i docenti di sostegno, la «carica» dei precari è di oltre 2.700, 2.703, per la precisione. Di questi, 1.189 sul posto comune, il resto, 1.514, sul sostegno. La cifra è il risultato della somma di tutte le disponibilità rese note dall’Ufficio scolastico, «suscettibili di integrazioni e/o rettifiche che dovessero rendersi necessarie». Si tratta del cosiddetto «bollettino zero» contenente l’elenco dei posti disponibili, da coprire con il contingente dei supplenti, per cattedre al 31 agosto, al 30 giugno o «spezzoni» orario (non cattedre complete, quindi, dal monte ore massimo variabile in base all’ordine di scuola).
I numeri
Sommando le cattedre «piene» vacanti e le «ore residue», sono 27 i posti all’infanzia da destinare ai supplenti su posto comune (111 sul sostegno); 284 alla primaria, contando anche i posti destinati a lingua inglese ed educazione motoria (824 nel sostegno); 299 alle scuole secondarie di primo grado (353 nel sostegno) e 579 alle scuole secondarie di secondo grado (226 sul sostegno), segnando il contingente più alto di supplenti richiesti. Per un totale, come già detto, di 2.703 supplenti di cui la scuola avrà bisogno a partire da settembre per garantire la continuità didattica. Una cifra che supera di gran lunga il contingente massimo per le assunzioni a tempo indeterminato (ai fini del ruolo, quindi) in ogni ordine e grado di scuola (compreso sul sostegno) autorizzato dal Ministero dell’Istruzione per la Bergamasca, pari a 1.128 docenti neo assunti.
Una delle principali novità, valida già da quest’anno e fortemente voluta dal Ministero, era la possibilità per le famiglie di alunni con disabilità di richiedere, entro la fine dell’anno scolastico precedente, il mantenimento dello stesso docente di sostegno
Novità per il sostegno
Un lieve passo avanti, rispetto allo scorso anno, c’è stato, quando il contingente dei supplenti in Bergamasca era di 2.805. Ma si tratta di uno scarso 3% in meno che non riesce a dare ancora le sufficienti risposte di stabilità e continuità di cui la scuola ha bisogno. Tra i tanti dati e numeri, una buona notizia, però, c’è. Una delle principali novità, valida già da quest’anno e fortemente voluta dal Ministero, era la possibilità per le famiglie di alunni con disabilità di richiedere, entro la fine dell’anno scolastico precedente, il mantenimento dello stesso docente di sostegno (saltando, quindi, le classiche procedure di nomina tramite le graduatorie delle supplenze) con l’obiettivo di dare continuità al percorso educativo, affettivo e relazionale degli studenti più fragili, spesso costretti a ricominciare da zero ogni settembre. Dopo le valutazioni fatte dalle dirigenze delle singole scuole e dagli Uffici scolastici sul diritto alla nomina, è stato pubblicato l’elenco dei docenti confermati sul loro posto: un contingente di 446 docenti di sostegno e sostegno psicofisico in tutta la Bergamasca.
I sindacati
«Non possiamo permettere che la scuola bergamasca, come quella di molte altre province, debba ogni anno affrontare l’avvio delle lezioni con una così massiccia presenza di supplenti. Serve una politica chiara e coraggiosa che assicuri qualità, continuità e stabilità al personale e quindi al percorso educativo dei nostri studenti»
«Il dato sui precari certifica una vera emergenza sociale. Al netto degli sforzi del ministro appare opportuno trasformare i posti da organico di fatto in organico di diritto e consentire un doppio canale di reclutamento, soddisfacendo la considerevole mole di precari che necessità di stabilizzazione», commenta Pasquale Papaianni, coordinatore confederale territoriale della Uil Bergamo. Sulla stessa lunghezza d’onda Paola Manzullo, segretaria generale Cisl Scuola provinciale: «Siamo davanti ad una situazione che definire preoccupante non è esagerato. Si tratta di numeri davvero molto alti, che confermano quanto il tema della precarietà continui a segnare profondamente la nostra provincia. Non possiamo permettere che la scuola bergamasca, come quella di molte altre province, debba ogni anno affrontare l’avvio delle lezioni con una così massiccia presenza di supplenti. Serve una politica chiara e coraggiosa che assicuri qualità, continuità e stabilità al personale e quindi al percorso educativo dei nostri studenti».
L’algoritmo
In queste ore lavorerà dunque a pieno regime la «macchina» dell’algoritmo che in ogni provincia assegnerà entro domenica 31 agosto le cattedre ai supplenti su posto comune in base alle preferenze espresse dagli aspiranti insegnanti nella domanda presentata alla fine del mese di luglio, così che i docenti possano prendere servizio lunedì.
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