
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 15 Ottobre 2025
Donne inquiete e insonni, creatrici di nuovi mondi
LA RECENSIONE. Un malessere che colpisce indistintamente persone di età, genere e classi sociali diverse.
Frutto di ansia e angoscia, l’insonnia apre però a un territorio inedito, quello della notte. Un tempo solitamente dedicato al riposo e che diviene invece per l’insonne un fervido terreno di conquista di pensieri ed elaborazioni intellettuali, quasi sempre tutti elaborati da bordo letto e in attesa che il sonno torni o quanto meno arrivi a placare un po’ della quotidiana stanchezza.
Mutando ritmi e orari, Abbs ha scoperto la notte come uno spazio inedito di vita e pensiero, di viaggio e scoperta
E d’insonnia soffre da molti anni, Annabel Abbs, scrittrice inglese, che in Italia ha già pubblicato «Frieda» e «La Cucina di Miss Eliza» e che ora torna in libreria con un saggio colto e divertente dal titolo «Mai fidarsi delle donne insonni» (Einaudi per la bella traduzione di Federica Aceto). Abbs da molti anni convive con un’insonnia insopprimibile ed evidentemente anche insopportabile, ma che le ha permesso anche di riscoprire un tempo nuovo.
Mutando ritmi e orari, Abbs ha scoperto la notte come uno spazio inedito di vita e pensiero, di viaggio e scoperta. Entrare così in un lago di notte per godere dell’acqua al chiaro di luna, camminare nei boschi ribaltando ogni precedente riferimento geografico. Dopo la morte del padre e del patrigno avvenuta durante la pandemia, il lutto per Abbs coincide con l’assenza di sonno. E dopo i primi tentativi medicali per ritrovare il piacere del dormire, ecco che il lavoro - tutto notturno - attorno a un nuovo libro diviene l’occasione per riscoprire le notti di artiste e scrittrici. Da Louise Bourgeois a Virginia Woolf, da Sylvia Plath a Laura Cereta. Tutte donne inquiete, insonni e capaci di dare forma a mondi nuovi proprio nella pace notturna, lì quando tutto il resto del mondo dorme ecco che queste donne tessitrici riprendono la trama di discorsi e idee, immaginando e dando corpo a una nuova realtà possibile.
Libro notturno scritto di notte, «Mai fidarsi delle donne insonni» è probabilmente il miglior libro di Annabel Abbs, ma è anche un saggio raffinato e godibile, una lettura che libera dall’inquietudine e dall’angoscia delle notti considerate perse e che ora, anche grazie ad Abbs, possono diventare guadagnate, recuperate da un tempo che sa mischiare memoria e rimpianto, futuro e desiderio. Un mondo fatto di donne notturne che vagano in cerca di lucciole e falene, di libertà e felicità.
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