Cronaca / Bergamo Città
Domenica 06 Agosto 2023
Estate: città vuota, anzi no. E sono i turisti a fare la differenza
I DATI. La raccolta rifiuti funziona come «termometro»: i «solidi urbani» a giugno e luglio più alti dell’anno scorso, 120 tonnellate in più.
Meno bergamaschi in vacanza a causa del carovita, meno smartworking, locali più affollati e un maggior numero di turisti in visita alla città, trainati dal richiamo della Capitale della Cultura e dagli exploit ormai quasi settimanali dell’aeroporto di Orio al Serio. Alla vigilia della settimana dell’anno in cui i capoluoghi di provincia (e Bergamo non fa certo eccezione) dovrebbero svuotarsi per davvero, a raccontare di una città che fino a questo momento ha continuato ad essere popolata, molto più che negli anni passati, sono i numeri. E alcuni di questi riguardano la raccolta dei rifiuti, termometro fedele delle abitudini di residenti e visitatori delle nostre città. I dati che colpiscono riguardano in particolare la raccolta indifferenziata: sono 120 le tonnellate di rifiuti in più caricate sui camion dell’immondizia a Bergamo negli ultimi tre mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’assessore Zenoni: «L’aumento è maggiore perché i non residenti si servono soltanto dei cestini»
Per capire meglio questi numeri c’è però da fare una premessa: in città la frazione indifferenziata «pesa» solo per il 23% della raccolta totale, avendo Bergamo raggiunto già dal 2022 il 77% di raccolta differenziata (un dato peraltro confermato nei primi sei mesi di quest’anno). Gran parte dei rifiuti solidi urbani (Rsu) arrivano proprio dai cestini disseminati per strada e da alcune attività commerciali (su tutte, bed & breakfast e case vacanza). «L’aumento della frazione indifferenziata è maggiore rispetto al resto della raccolta – conferma Stefano Zenoni, assessore comunale all’Ambiente –, poiché i turisti si servono esclusivamente dei cestini, in cui la precisione della raccolta differenziata è inferiore rispetto a quella dei residenti, che invece hanno regole e abitudini consolidate da tempo».
Tra maggio e luglio 3.452 tonnellate
Tra maggio e luglio gli operatori di Aprica hanno raccolto 3.542 tonnellate d’immondizia (stiamo parlando, lo ricordiamo, solo di rifiuti indifferenziati), a fronte delle 3.422 tonnellate dell’anno scorso. Il dato è ancora più indicativo se si pensa che a maggio su circa 1.250 tonnellate raccolte, la differenza tra il 2022 e il 2023 è di una sola tonnellata (1.247 quest’anno, 1.246 l’anno scorso) ovvero praticamente nulla. L’incremento è concentrato quindi soltanto tra giugno e luglio, due mesi (insieme ad agosto) in cui tradizionalmente la raccolta dei rifiuti nelle città subisce un brusco calo. Luglio, il primo dei due mesi centrali dell’estate, quest’anno ha fatto registrare una diminuzione della raccolta più bassa rispetto al mese precedente. Se nel 2022 il calo della produzione di rifiuti indifferenziati tra giugno e luglio è stato del 9,1% (da 1.140 a 1.036 tonnellate), quest’anno l’abbassamento si è più che dimezzato, attestandosi intorno a un ben più esiguo 4,2%, passando da 1.172 a 1.123 tonnellate.
Raccolta, volantini per i turisti
Tornando a parlare di rifiuti, in attesa di capire quanto i residenti della città ne avranno prodotti ad agosto (ma il dato sarà disponibile solo a fine estate), la sfida del Comune è di provare a sensibilizzare di più anche i turisti. Alcune iniziative, in questo senso, sono partite già l’anno scorso, altre sono state promosse dall’inizio del 2023, in previsione del maggiore afflusso di visitatori richiamati dalle iniziative della Capitale della Cultura. «Abbiamo posizionato nei punti più strategici, e per la prima volta in città, i cestini per la raccolta differenziata su strada – prosegue Zenoni –. Questo nel tentativo d’intercettare anche quel tipo di utenza, pur consapevoli del fatto che non è facile e che resta comunque una raccolta differenziata non particolarmente “pura”. Vale comunque la pena provarci. Dall’anno scorso abbiamo predisposto anche dei volantini in italiano e in inglese per spiegare la raccolta differenziata a Bergamo, destinati ai bed & breakfast e alle case vacanza, invitando i gestori a scaricarli. Lo sforzo è di fare in modo che anche i turisti sentano la responsabilità di non gravare eccessivamente sulla raccolta dei rifiuti». All’inizio dell’anno sono stati anche predisposti, nell’ambito del piano economico di Aprica, più servizi di spazzamento e di pulizia del centro e di Città Alta, sempre legati alla Capitale della Cultura.
Il carovita influisce sulle vacanze
Più rifiuti si producono e più gente c’è in città, su questo non ci sono dubbi. Sull’aumento dell’immondizia, rispetto all’anno scorso, incidono però anche altri fattori, dal calo dello smartworking alle nuove abitudini dei residenti in fatto di organizzazione delle vacanze: i dati sul turismo parlano di periodi di ferie sempre più corti, soprattutto per le famiglie e in particolare per quelle numerose. Si parte meno in agosto e si opta sempre più spesso per weekend lunghi, dal giovedì al martedì, oppure per settimane «brevi», dal lunedì al venerdì, per contenere i costi delle strutture ricettive e dei trasporti. E così le città si spopolano di meno. In ogni caso, sono 34,7 milioni (pari a circa il 58%) gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa. A dirlo è Federalberghi, secondo cui l’89,6% di chi si sposterà lo farà scegliendo una località di villeggiatura italiana. Intanto le agenzie offrono dei viaggi last minute con sconti fino al 20%.
Orio, in tre giorni previsti 150mila transiti
Intanto l’aeroporto di Orio al Serio sta ospitanto un massiccio numero di viaggiatori in partenza e in arrivo. Si prevedono oltre 150mila transiti in soli tre giorni (da venerdì 5 fino a domenica 7 agosto); i voli sono quelli previsti dall’orario estivo, ma con la differenza che trovare un posto libero in questo fine settimana per qualsiasi destinazione è impresa pressoché impossibile. Avanti di questo passo l’asticella dei 13 milioni e 857mila passeggeri posta proprio nel 2019 potrebbe essere superata già a novembre.
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