Furto d’identità per non pagare l’elettricità: due donne denunciate
NELLA BASSA. Avevano stipulato contratti con Enel intestando il contatore a due ignari uomini di Romano e Covo.
Avevano attivato telefonicamente contratti con Enel per la fornitura di energia elettrica domestica per una casa di Bariano, utilizzando però i dati anagrafici di altre due persone - di Romano e Covo - che ovviamente, ignare, non pagavano le bollette: da circa due anni.
Diventavano così morose nei confronti di Enel, che in un caso aveva già avviato la procedura per recuperare 1.500 euro di pagamenti mancati, facendo intervenire una società di recupero crediti. Ad avere architettato il sistema, due quarantenni italiane di cui una originaria di Cividate, ora residenti nel Milanese, che avevano abitato in una casa di Bariano «alimentata a sbafo».
Il sistema è stato scoperto dalla polizia locale del distretto della Bassa orientale dopo che un uomo residente a Romano - sulla sessantina - si era rivolto agli agenti. A veva ricevuto l’intimazione a pagare bollette Enel, per l’ammontare di sei rate bimestrali: 1.500 euro complessivi per i consumi relativi a un contatore situato - appunto - in una casa di Bariano. Casa di cui non sapeva nulla. Ne sapeva, invece, la donna originaria di Cividate, che è stata denunciata.
Era lei per prima ad aver vissuto nella casa di Bariano. Per un anno, poi l’aveva lasciata a un’altra signora la cui sorella è stata denunciata: anche quest’ultima aveva utilizzato i dati di un’altra persona - un uomo residente a Covo - intestandogli contatore e bollette. Dalle indagini è risultato che le due si conoscevano: erano entrate in possesso dei dati anagrafici dei due uomini e li avevano utilizzati per attivare i contratti Enel, via telefono. In questo secondo caso è ancora da definirsi l’ammontare delle bollette inevase.
La polizia locale di Romano sta verificando anche un altro caso che presenta analogie con gli altri due e riguarda un contratto intestato, a sua insaputa, a una persona che aveva aperto un contratto Enel - anche qui a sua insaputa - per un immobile in un paese della Valle Seriana, immobile disabitato (e fatiscente). Le due donne sono state denunciate a piede libero per sostituzione di persona e falso. Per i due uomini vittime della situazione, l’obiettivo di trovare una soluzione con Enel.
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