Tic Tac / Bergamo Città
Giovedì 06 Novembre 2025
La luce segna la soglia, al cimitero di Bergamo l’arte che interroga
L’INTERVISTA. Fino al 30 novembre due installazioni e molte iniziative all’interno del progetto «La città nella città» di Contemporary Locus 17. Abbiamo intervistato gli artisti e ci siamo fatti spiegare le loro opere.
Bergamo
Fino al 30 novembre il cimitero monumentale di Bergamo ospita la diciassettesima edizione di Contemporary Locus, il progetto curato da Paola Tognon che porta l’arte contemporanea in luoghi simbolici della città. Il tema di quest’anno invita a riflettere sul confine tra vita e morte, tra memoria e presenza, attraverso due installazioni che accolgono i visitatori all’ingresso del Monumentale.
«Golden Gate»: la luce come passaggio tra due mondi
L’artista argentino Daniel González firma Golden Gate, un grande portale di tende dorate e argentate in mylar, materiale leggero e riflettente usato nelle coperte di emergenza o per confezionare caramelle e alimenti, che si muove al vento creando un effetto luminoso e spirituale.
«Non parlo di dolore o mancanza – spiega González – ma del passaggio, della luce che unisce la città dei vivi e quella dei defunti». L’opera, realizzata interamente a mano con oltre 1.200 metri di tessuto intrecciato, rappresenta un omaggio al trapasso inteso come trasformazione, non come perdita. «Quando si guarda con innocenza, come fanno i bambini, non c’è paura – aggiunge l’artista – solo accettazione del ciclo della vita».
Tic Tac. Video di Roberto Vitali
«Shooting Stars»: desideri e scienza si incontrano
Sul lato sinistro dell’ingresso, Nadia Antonelli e Paolo Ghezzi presentano Shooting Stars, un’installazione che collega il cimitero al cielo: un cavo luminoso si accende ogni volta che una stella cadente attraversa il bacino del Mediterraneo, grazie ai dati del radiotelescopio di Medicina (Bologna).
«È un modo poetico di connettere scienza e speranza – raccontano gli artisti – perché siamo davvero fatti della stessa materia delle stelle. Guardare il cielo è il gesto più naturale quando pensiamo a chi non c’è più.»
L’arte come cura della memoria collettiva
Per la curatrice Paola Tognon, Contemporary Locus XVII è «un invito a riscoprire il valore comunitario del lutto». Il cimitero, spiega, è «una città speculare alla nostra, con le sue vie, i suoi spazi, la sua storia». L’obiettivo è superare la distanza che la società moderna ha costruito nei confronti della morte, restituendo a questo luogo un senso di cura, memoria e appartenenza.
Informazioni e orari
Contemporary Locus XVII – Cimitero Monumentale di Bergamo, fino al 30 novembre. Installazioni di Daniel González, Nadia Antonelli e Paolo Ghezzi. A cura di Paola Tognon
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