Scuola Moro, la ditta sospende il cantiere. L’ira del sindaco di Seriate: «Scelta unilaterale»

IL PROGETTO. Il Comune: «La società titolare dell’appalto lo ha comunicato via Pec senza concertazione preventiva». L’edificio doveva essere pronto a settembre. Le lezioni ospitate all’oratorio e al Centro pastorale Giovanni XXIII.

L’edificio, ancora sottosopra, dà subito l’idea che non possa essere utilizzato nei prossimi giorni. E così è, ora ufficialmente. Il Comune di Seriate infatti, con un comunicato diramato lunedì 11 agosto, ha reso noto che «La scuola secondaria di secondo grado “Aldo Moro” non potrà riaprire a settembre nei suoi spazi originari, a causa dell’abbandono del cantiere da parte dell’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori di riqualificazione».

Il fulmine a ciel sereno (o quasi)

Un fulmine a ciel sereno, secondo il sindaco Gabriele Cortesi: «Una decisione improvvisa e unilaterale, a poche settimane dalla riapertura delle scuole. La società titolare dell’appalto ha comunicato via Pec, nel pomeriggio del 31 luglio, la sospensione delle attività, senza alcuna concertazione preventiva. Dal giorno successivo il cantiere è rimasto chiuso».

Sconcerto generale in Comune, sia per gli amministratori sia per gli uffici tecnici, che ha fatto scattare un intervento immediato per riorganizzare la logistica scolastica e garantire l’avvio delle lezioni. Questo perché il 24 giugno il sindaco, avuto dall’impresa un nuovo cronoprograma in cui assicurava la consegna entro fine agosto, aveva incontrato le famiglie comunicando che il nuovo anno scolastico sarebbe ripartito nel polo riqualificato. Invece tutto da resettare e tornare alle condizioni logistiche dell’anno scorso: lezioni presso l’oratorio e il Centro pastorale Giovanni XXIII. Verrà predisposto anche un servizio di trasporto per accompagnare, come lo scorso anno, gli studenti a scuola

L’ira del sindaco

«È una scelta grave, unilaterale e immotivata – sottolinea il sindaco– che colpisce l’intera comunità scolastica. Il Comune ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per garantire il rispetto dei tempi e la corretta esecuzione dell’opera. Non abbiamo mai interrotto il dialogo, anzi: avevamo già convocato un incontro per il 4 agosto per discutere le richieste dell’impresa, tra cui revisione prezzi e proroga, rispetto alle quali avevamo mostrato apertura. La risposta è stata il permanere della chiusura».

Le prime criticità

Il contratto, aggiudicato nel luglio 2023, prevedeva un appalto integrato finanziato con risorse Pnrr per oltre 5 milioni di euro. Dopo un avvio regolare, alla fine del 2024 sono emerse criticità nella gestione del cantiere soprattutto riguardo a ritardi rispetto al cronopogramma. Per affrontarle, l’Amministrazione comunale ha attuato ordini di servizio, diffide e incontri periodici, senza che la ditta abbia mai formalizzato riserve nei confronti del Comune. I lavori per un totale di 6,4 milioni, consistevano nella riqualificazione della scuola con efficientamento energetico, miglioramento sismico, nuovo assetto architettonico adeguato alle normative vigenti, accessibilità e fruibilità degli spazi interni ed esterni per favorire processi di rigenerazione urbana.

I nuovi problemi

«Fin da subito ci siamo assunti ogni responsabilità – prosegue Cortesi – Sono personalmente intervenuto in più occasioni, perché era chiaro che ogni giorno di ritardo avrebbe avuto ricadute sulla riapertura dell’anno scolastico. A luglio, tuttavia, sono emersi nuovi problemi: segnalazioni di subappaltatori non pagati, per i quali il Comune si è reso disponibile a effettuare pagamenti diretti, e un pignoramento notificato al Comune e ad altri 39 enti, che ha bloccato i pagamenti alla ditta titolare dell’appalto per crediti vantati da terzi. Abbiamo intimato la ripresa dei lavori e avviato l’iter per la riattivazione del cantiere, in attesa di chiarire le conseguenze giuridiche della scelta unilaterale. Tutti i Capigruppo consiliari sono stati informati. La priorità resta garantire agli studenti e alle famiglie una scuola funzionante e accogliente».

«Sedi alternative pronte»

Non si è potuto entrare in contatto con la ditta Costruzioni Lago srl di Loria (Treviso) perché al telefono risponde il messaggio: «Siamo chiusi dal 9 al 24 agosto». «Nonostante la situazione imprevista – evidenzia l’assessore alla Pubblica istruzione Valentina Capelli – ci siamo mossi tempestivamente per assicurare una ripartenza ordinata. Le sedi alternative sono pronte e saranno allestite per rispondere alle esigenze didattiche. Ringraziamo la Parrocchia per la disponibilità, segno dello spirito di collaborazione della comunità».

E l’assessore ai lavori pubblici Dimitri Donati sottolinea: «Il monitoraggio del cantiere è stato serrato e continuo. Questo gesto imprevisto ha interrotto bruscamente un percorso che, nonostante le difficoltà, era orientato alla consegna delle aule in tempo per la riapertura. Ora il nostro impegno è rivolto a far ripartire i lavori nel più breve tempo possibile». Il sigillo del sindaco: «Siamo pronti ad agire nelle sedi opportune, rendendo conto ai cittadini. L’Amministrazione comunale – ha inoltre scritto Cortesi su Facebook – non ha intenzione di farsi ricattare né intimidire. Nei prossimi giorni assumeremo tutte le decisioni necessarie e consequenziali per tutelare l’interesse pubblico, la sicurezza dei nostri ragazzi e la dignità delle nostre istituzioni».

L’interrogazione delle minoranze

E proprio sulla scuola «Moro» è depositata in Comune dal 29 luglio un’interrogazione dei gruppi di minoranza (Pd, Seriate Bene Comune, Sinistra per un’Altra Seriate) che chiede «quali problematiche siano sorte durante i lavori, se vi siano responsabilità della ditta appaltatrice, se tali ritardi mettano a rischio l’erogazione dei fondi Pnrr».

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