Tre scuole bergamasche si candidano per attivare il Liceo del made in Italy

LA NOVITÀ . La richiesta da «Oberdan» di Treviglio, «Belotti» e «Leonardo da Vinci» in città: la sperimentazione possibile dal prossimo anno scolastico.

La scuola bergamasca è pronta all’attivazione del nuovo Liceo del made in Italy. Sono tre gli istituti che hanno fatto richiesta per la sperimentazione che dovrebbe partire dal prossimo anno scolastico: l’istituto superiore «Belotti» e il Centro studi «Leonardo Da Vinci» di Bergamo, l’Isis «Oberdan» di Treviglio.

La sperimentazione del Made in Italy è certamente una sfida meno impegnativa per queste tre scuole, in virtù del fatto che il nuovo liceo è stato di fatto pensato a livello ministeriale sulla scia di quello economico sociale (Les), una realtà liceale presente da tempo in tutti e tre gli istituti. Obiettivo del nuovo liceo è quello di formare ragazzi con ambizioni imprenditoriali, che abbiano sviluppato competenze adeguate per promuovere i prodotti e i marchi italiani nel mondo.

Le iscrizioni dal 23 gennaio

Come tutti gli altri indirizzi, il Liceo made in Italy avrà durata quinquennale e vedrà la presenza di insegnamenti tesi a migliore le competenze giuridiche, economiche e nelle materie Stem (science, technology, engineering and mathematics) degli iscritti. Inoltre, sono previsti tirocini formativi personalizzati, il cui obiettivo è ridurre ulteriormente la distanza tra scuola e mondo del lavoro. «La nostra scuola nell’ottica di promuovere una nuova offerta formativa ha accolto l’invito del Ministero di dare vita al Liceo del made in Italy – dichiara il dirigente dell’”Oberdan”, Alessandro Colombo –. Il nuovo liceo però verrà attivato solo se si riuscirà a formare una classe, altrimenti chiederemo alle famiglie di optare per il Les che nel nostro istituto continuerà a esistere».

A questo proposito esiste ancora qualche incertezza su quelle che saranno le decisioni a livello ministeriale per far confluire nel Made in Italy il Les o se i due sistemi potranno convivere. In effetti al momento è stato definito solo il piano di studi per il biennio del Made in Italy che prevede 99 ore di economia politica al posto di quelle dedicate alle scienze umane, più un’ora di Educazione artistica. «La nostra scuola presenta già due sezioni per l’intero quinquennio del Liceo delle Scienze umane opzione economico sociale – precisa Luca Radici, dirigente del “Leonardo” –, oltre all’Istituto tecnico economico. Per questo riteniamo che il nuovo liceo sia una interessante via di mezzo tra i due indirizzi. Capiremo in seguito come muoverci per tenere in vita, o meno, tutti e due i licei. E questo sia in funzione delle disposizioni normative, ma anche delle richieste che perverranno dalle famiglie. Per questo abbiamo organizzato per il 3 febbraio un open day dedicato». Le iscrizioni al nuovo Liceo made in Italy saranno attive a partire dal 23 gennaio.

Il «Leonardo», nella tarda mattinata di ieri, oltre alla comunicazione relativa alla possibilità di attivare il Liceo del made in Italy, ha ricevuto, dopo le incertezze di due giorni fa, l’ok definitivo anche per la sperimentazione per l’indirizzo di Informatica. Sempre nella giornata di ieri è arrivata la conferma dell’attivazione della sperimentazione del quadriennale anche all’Isis «Betty Ambiveri» di Presezzo per l’indirizzo del tecnico di Meccanica e Meccatronica (che è interessato anche ad attivare il Liceo del made in Italy dall’anno scolastico 2025-2026), mentre all’Aeronautico «Locatelli» sono state confermate ben due nuove sperimentazioni, quella in Trasporto e logistica e quella in Trasporti e logistica–Conduzione del mezzo aereo con potenziamento aeronautico digitale. Di questo indirizzo in tutta Italia ne sono stati attivati solo tre, di cui uno appunto è il «Locatelli».

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