Verdellino, vigili anche di notte. I sindacati: «Turni da rispettare, così mancano agenti durante il giorno»

CISL BERGAMO. Sicurezza urbana a Verdellino, i sindacati contestano l’amministrazione: «Mancato coinvolgimento e non rispetto di leggi e contratto».

Si sta «accendendo» la discussione sindacale tra il comune di Verdellino e le organizzazioni di Cisl Fp, Csa Ral e Cse Flpl Sulpl. Il «casus belli» riguarda il progetto recentemente avviato di sicurezza urbana, di fatto l’ampliamento dei tempi e delle incombenze degli operatori della polizia locale (quattro persone in tutto, compreso il responsabile). Alessandra Giampapa per Cils, Franco Colacello per Csa Ral e Giovanni Novali per Cse Flpl Sulpl hanno affidato a un comunicato sindacale la propria sorpresa: hanno saputo solo a mezzo stampa di un progetto approvato senza il necessario coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

Agenti fino alle 4 di mattino

«Quello che ci preoccupa – dicono i sindacalisti – è la sicurezza dei lavoratori: è stato approvato un progetto che prevede la presenza di agenti fino alle 4 del mattino, contando su un organico che non permette di avere a disposizione degli altri turni personale sufficiente, a meno che non si deroghi da leggi nazionali e contratto di lavoro, che prevedono il riposo obbligatorio di 11 ore tra un turno ordinario e l’altro, da cumulare alle 24 ore di riposo settimanale, e che la prestazione ordinaria di lavoro non superi le 10 ore continuative di servizio, salvo adempimenti eccezionali operativi di polizia o attività obbligatorie per legge. Non ci sembra che queste condizioni si verifichino, mentre invece vediamo il rischio che non ci siano agenti in giro per la città durante il giorno nei servizi esterni di vigilanza ordinaria, come rilievi di incidenti stradali, servizi di ordinaria amministrazione, sicurezza nei pressi delle scuole».

I sindacati: «Non siamo stati coinvolti»

La situazione che ha lasciato perplesso il sindacato è che non ci sia stato nessun tipo di informativa, «tutto è stato deciso senza interpellarci – continuano Giampapa, Colacello e Novali -, nel qual caso avremmo sollevato subito i nostri dubbi e le incongruenze cui questo progetto va incontro. A livello sindacale, infatti, siamo favorevoli ad ogni progettualità ed incentivazione al servizio di polizia locale, per aumentare la sicurezza urbana dei comuni, ma sono troppi i punti che non ci convincono: ad esempio, che il progetto di sicurezza urbana debba essere eseguito in orario ordinario e non straordinario e che gli emolumenti per la maggiorazione del pagamento della turnazione ordinaria in orario notturno vengano finanziati con il salario accessorio di tutti i lavoratori dell’Ente. Proprio per queste ed altre percepibili criticità altri Enti locali hanno, cautelativamente, optato per eseguire i servizi serali con progetti occasionali, senza superare la mezzanotte. Ricordiamo che la Regione Lombardia ha finanziato nel tempo molti progetti straordinari per la polizia locale, ad esempio i “progetti smart”, dove contemporaneamente sono stati attivati più comandi di polizia locale confinanti, che durante il progetto espletano unitariamente il servizio straordinario notturno, mettendo a disposizione numerosi agenti e ufficiali di polizia locale e centrali operative attive, per garantire la sicurezza del personale impiegato nell’espletamento dei servizi straordinari notturni ed affrontare ogni adempimenti di Legge o criticità operativa».

«Anche noi - concludono i sindacalisti -vorremmo che la polizia locale tutta possa avere il personale, le tutele, e gli strumenti per garantire un servizio più ampio ai cittadini, ma allo stato attuale delle cose siamo consapevoli che il traguardo non è ancora stato raggiunto né a livello di numero di personale, né contrattualmente. Come Organizzazioni Sindacali chiederemo conto all’Amministrazione Comunale di Verdellino del mancato rispetto dell’informazione sindacale prevista dal contratto nazionale, rappresentando formalmente ogni nostra perplessità in merito all’attivazione dei progetti previsti dall’Ente».

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