Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 04 Marzo 2024
Via King cambia volto, partono i lavori per il nuovo polo commerciale
LORETO. L’area vicino alla Motorizzazione ospiterà un supermercato, servizi e un parcheggio da 200 posti Rivoluzione viabilità. «Tutto pronto nel 2025».
La gru è già stata portata nell’area di cantiere, i lavori per la riqualificazione delle ex segherie Beretta a Loreto prenderanno il via a breve per chiudersi nella primavera del 2025. Sull’area di circa 30mila metri quadri con affaccio su via Carducci sorgerà un nuovo polo commerciale e terziario: aprirà un supermercato «Lidl», confermate la nuova sede della Compagnia delle opere e del centro medico Athaena, tra i futuri «abitanti» del sito rinnovato. «Il prossimo mese ritireremo i permessi di costruire in Comune a Bergamo – detta le prossime tappe Francesco Beretta, amministratore delegato della Loreto Immobiliare, promotore dell’iniziativa –. La prima cosa da fare è spostare il palo della corrente e montare le nuove cabine elettriche così da poter allestire la gru. Poi si inizia. Dovremo correre, ma contiamo di ultimare i lavori per la primavera 2025».
L’operazione viaggia di pari passo con il cantiere di Rfi (Rete ferroviaria italiana), per la chiusura del passaggio a livello di via King e la realizzazione di un nuovo tratto di strada con un nuovo sottopasso carrabile. I lavori, fa sapere Rfi, dovrebbero terminare per la primavera 2025, in concomitanza con il fine lavori sul comparto ex segherie. Parte del terreno che consente questa trasformazione viabilistica e infrastrutturale è stata ceduta dalla Loreto Immobiliare, società che fa riferimento alla famiglia Beretta, storicamente presente sull’area con le ex segherie (oggi la società, Beretta pallets, si è spostata a Mapello).
Le nuove funzioni
Il nuovo polo si svilupperà, da un lato, lungo via King, che diventerà a fondo chiuso, con una rotatoria a fine corsa. Il progetto prevede un edificio che ospiterà una media struttura di vendita da 2.500 metri quadri, il discount «Lidl». Due invece gli edifici per il «terziario direzionale» di tre piani, in tutto 5mila metri quadri, dove troveranno sede, tra gli altri, Compagnia delle opere e il centro medico Athena. Una struttura sarà color bianco «burro», mentre l’altra, sarà di color grigio scuro, quasi nascosta da un filare di pioppi. Sarà realizzato un parcheggio di 200 posti, di cui la metà a uso pubblico e la metà per i privati. Previsto anche un locale, «un’attività di somministrazione bevande e alimenti, ma l’insegna, in questo caso, non è ancora stata definita» fanno sapere i privati. Diverse le alberature (querce, ginkgo biloba, frassini) che saranno messe a dimora: nuovi filari faranno da filtro alla vicina ferrovia, il verde sarà inserito tra gli edifici e negli spazi verdi ricavati tra i posti auto. Sarà risagomato l’attuale spartitraffico su via Carducci e sarà realizzato un tratto di pista ciclabile che si connetterà da un lato con la rete esistente, dall’altro con la nuova ciclabile, in carico a Rfi, lungo il nuovo sottopasso.
L’attesa finita
«Il Comune ha provveduto a dare tutti i permessi per partire con i lavori, ora sta al privato portare avanti questa operazione», sottolinea l’assessore alla Riqualificazione urbana, Francesco Valesini. Si tratta di un’altra porzione di città che viene recuperata e trasformata: «Così come per l’area di via Autostrada – osserva l’assessore Valesini – si arriva anche in questo caso a dar corso ad una riconversione di un’area dismessa e abbandonata da diversi anni attraverso una forte riduzione delle capacità edificatorie riconosciute dal Pgt del 2010, con un significativo ridimensionamento delle richieste commerciali inizialmente avanzate all’amministrazione». L’operazione frutta al Comune di Bergamo due milioni e 400mila euro di oneri di urbanizzazione oltre che la cessione di un’area (di proprietà del privato) da 3mila metri quadri a Colognola, vicino al casello autostradale, porzione di verde che il Comune intende mantenere tale, senza prevedere nuove edificazioni». Un piano «alleggerito» rispetto a quello che fu presentato dal privato nel 2017: ciò che si andrà a realizzare sono 7.630 metri quadri di superficie calpestabile, il 40% in meno rispetto alle previsioni (12.825 mila metri quadri). Si avvicina dunque la rigenerazione di un ambito fermo da anni. «È un intervento a cui teniamo molto, da sempre viviamo il quartiere di Loreto e quest’area è della nostra famiglia da tre generazioni, abbiamo voluto curare la qualità dell’intervento – sottolinea Francesco Beretta –. Non saranno i soliti edifici tipici delle strutture di vendita o terziario, anche dal punto di vista architettonico abbiamo chiesto una particolare attenzione ai progettisti».
Il piano ha radici lontane, inserito nel Pgt adottato dalla Giunta Bruni e approvato dalla Giunta Tentorio, parliamo di quattro amministrazioni fa. Si toglie un sassolino dalla scarpa la proprietà: «La burocrazia ha allungato molto i tempi, da almeno dieci anni stiamo lavorando a questo piano – afferma Francesco Beretta –. Finalmente ora si può partire».
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