Via Moroni, picco di consumi elettrici quando divampò il rogo. Gli inquirenti: il flessibile fu usato

LE INDAGINI. È uno degli elementi raccolti nelle indagini sull’incendio del 21 agosto 2023, il picco nella fascia oraria in cui scoppiò l’incendio. I due artigiani hanno affermato che non avevano iniziato a lavorare e che erano ancora impegnati a portare al piano l’attrezzatura. Chiesta la perizia.

Un picco di consumi di energia elettrica è stato registrato nell’appartamento di via Moroni 20 a Bergamo nella fascia oraria in cui il 21 agosto 2023 si sprigionò il rogo che poi si propagò ad altre abitazioni, danneggiando sei appartamenti e rendendo inagibili tre palazzine (all’inizio una cinquantina furono gli sfollati).

È uno degli elementi raccolti durante le indagini del pm Antonio Pansa, cui stanno lavorando i vigili del fuoco del Niat (Nucleo investigativo antincendio), gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della polizia locale e i carabinieri dell’Ispettorato del lavoro. Un dettaglio che, secondo gli inquirenti, andrebbe a confermare l’ipotesi che gli addetti alla ristrutturazione della mansarda in quel momento stessero lavorando con attrezzatura elettrica.

In particolare, stando alla relazione depositata in Procura dal Niat, avrebbero maneggiato un flessibile il cui attrito contro uno dei chiodi che fissavano alcuni pannelli in legno al tetto avrebbe sprigionato scintille in grado di originare l’incendio. I due artigiani presenti quella mattina (il titolare della ditta dell’Isola che aveva firmato il contratto d’appalto per i lavori di ristrutturazione della mansarda e un suo collega) hanno affermato che in quel momento non avevano iniziato a lavorare alla sistemazione dell’appartamento e che erano ancora impegnati a portare al piano l’attrezzatura. Nell’inchiesta per incendio colposo è indagato il titolare, il soggetto che, per l’accusa, avrebbe dovuto adottare il piano di sicurezza. Su richiesta delle parti offese il pm ha deciso di chiedere la perizia. Il 27 febbraio si discuterà dell’istanza davanti al gip.

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