«Ciclismo e cronaca, da 60 anni in tour. Gimondi? Stiamo ancora aspettando il suo erede»

L’INTERVISTA. Renato Fossani, giornalista sportivo, firma de «L’Eco di Bergamo» da quasi 60 anni. «A 85 anni posso dire di poter chiudere il cassetto dei desideri: li ho realizzati tutti.. o quasi».

In bicicletta ci è salito solo per andare in edicola a prendere il giornale, «L’Eco di Bergamo» naturalmente. Eppure di ciclismo scrive ormai da quasi 60 anni ed è una delle firme più apprezzate del settore. Stiamo parlando di Renato Fossani, giornalista sportivo, oggi 85enne, pronto a festeggiare nel 2026 proprio i 60 anni di professione e di collaborazione con «L’Eco».

«Il cassetto dei desideri ormai l’ho chiuso, ho realizzato tutto quello che desideravo: fin da piccolo ero attratto dai giornali e dallo sport. Nel 1966 fui segnalato a Sandro Vavassori, che dirigeva le pagine dello sport de L’Eco e iniziai a collaborare prima sul calcio e poi sul ciclismo» racconta. E da allora non si è mai fermato. In mezzo anche la collaborazione con la cronaca provinciale diretta da Amanzio Possenti.

«Fare il giornalista richiede, ieri come oggi, prima di tutto una grande passione, il desiderio di scrivere, un grande spirito di sacrificio e impegno» racconta. Dal Giro d’Italia al Tour de France alla stima e amicizia con il grande Felice Gimondi. «Stiamo ancora aspettando che qualcuno raccolga il suo testimone» confessa. E per il futuro? «Ora voglio festeggiare i 60 anni tra le righe della carta stampata poi si vedrà» dice con il suo sorriso inconfondibile di chi non si prende mai troppo sul serio.

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