Michele Colledan, il chirurgo dei trapianti con la passione per il rock

L’INTERVISTA. Si racconta alla soglia della pensione, il medico che ha effettuato un migliaio di trapianti all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo.

08:27

Ama la musica rock, tanto che la ascolta anche in sala operatoria, e da anni fa parte di una band di medici e operatori sanitari dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. A ottobre si prepara ad andare in pensione ma per tutti è il medico dei «trapianti»: Michele Colledan infatti ha effettuato almeno un migliaio di trapianti a Bergamo e la sua equipe più del doppio.

«Da 26 anni sono chirurgo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – si racconta a “L’Eco di Bergamo Incontra” -: sono specializzato in chirurgia epato-blio-pancreatica, ma la mia peculiarità sono i trapianti d’organo, su persone di tutte le fasce di età. Nella mia carriera ho effettuato almeno un migliaio di trapianti di vari organi, tranne il cuore. Le storie dei miei pazienti sono impresse nella mia memoria e ricordo in particolare quelle che in qualche modo hanno incrociato anche il mio vissuto personale».

«L’ultima quella di un bimbo che ha ricevuto parte dei polmoni dal papà, primo trapianto di polmone in Italia da vivente - ricorda -. Poi ho in mente una ragazzina che subì tanti anni fa un trapianto di polmoni. Era molto determinata: prima dell’intervento andava a scuola con la macchina per respirare».

Due figli, di cui una che studia Medicina, si racconta come uno studente «non proprio modello» ma con la passione della medicina fin da ragazzino. A ottobre andrà in pensione: «Mi dedicherò a musica e sport e poi chissà che occasioni si apriranno».

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