Addio a un gigante delle moto: si è spento Franco Dall’Ara

IL LUTTO. Il pioniere delle due ruote aveva 91 anni. Giovedì 14 agosto i funerali. Più volte campione italiano, vinse anche cinque «Valli Bergamasche».

Grave lutto per il motociclismo bergamasco e nazionale. È mancato lunedì 11 agosto Franco Dall’Ara, uno dei miti del settore, un vero personaggio, componente di una delle famiglie più conosciute e affermate di questa fetta di mondo sportivo. Era nato a Bergamo il 22 agosto 1933 e quindi stava per compiere 92 anni, all’anagrafe risultava Alfredo ma da tutti gli appassionati e dagli addetti ai lavori era (molto) conosciuto come «Dallarù». Ha iniziato a gareggiare nel 1948, a raccogliere successi nel 1953 vincendo alla Milano-Taranto su una Mival 175 e successivamente - per quasi vent’anni - conquistando vittorie su vittorie.

Un palmares sconfinato

Nel suo medagliere spiccano in particolare due titoli di Campione italiano assoluto; sei titoli italiani a squadre; cinque successi alla Valli Bergamasche (nel ’55, nel ’56 e nel ’57 su Mival 125, nel ’60 su Guzzi 250, nel ’63 su Guzzi 100); dieci medaglie d’oro alle Sei Giorni di regolarità, tre d’argento e due di bronzo, oltre a un numero imprecisato di vittorie in trofei, gare e competizioni di vario genere, tra il 1948 e i primi anni ’70.

Anche la velocità

È stato anche componente della squadra vincitrice del Campionato italiano di Motoregolarità. Seppe dire la sua, oltre che nella motoregolarità, anche nella velocità vincendo - oltre alla Milano-Taranto - altre competizioni e partecipando pure al Motogiro d’Italia. Il suo passaggio al fuoristrada è legato ad una caduta ad alta velocità che lo fece riflettere sui pericoli delle gara su asfalto. Era figlio di Aldo Dall’Ara, i suoi fratelli lo sfortunato Luciano (scomparso tragicamente in una gara in Brianza nel marzo del ’59 a soli 23 anni), e gli ex campioni e concessionari Sandro ed Ezio.

«Una stella di assoluta grandezza»

«Il Moto Club Bergamo perde una stella di assoluta grandezza, un pezzo della sua storia più bella», scrive il club sulla sua Pagina Facebook. «Uno dei mostri sacri del motociclismo - si legge sui social della Scuderia Fulvio Norelli -. Apparteneva a quella categoria di campioni che recrimina l’eccesso di tecnicismo e l’assistenza in gara; della generazione in cui il pilota, in caso di rottura, si trasforma in meccanico e può riprendere la competizione, molto spesso solo grazie alla propria abilità nel riparare le componenti rotte del mezzo meccanico». Un’abilità che col tempo si è sempre più ridotta. I funerali di Franco Dall’Ara avranno luogo giovedì, 14 agosto, alle 10,30 nella chiesa di Ognissanti del cimitero di Bergamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA