Giro di Lombardia: trionfo bis per Pogacar. Bergamo, il saluto di Nibali e Valverde - Foto

La gara. Traguardo a Como per l’edizione numero 116: Pogacar, vincitore della scorsa edizione, batte Mas in volata. Nella mattinata di sabato la partenza da Bergamo: applausi per Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, campioni al passo d’addio.

Tadej Pogacar ha bissato il successo dell’anno scorso, aggiudicandosi anche la 116a edizione odierna del Giro di Lombardia, una delle cinque gare monumento della stagione ciclistica, meglio conosciuta come la «classica delle foglie morte», con partenza da Bergamo e arrivo a Como, dopo 253 chilometri. Lo sloveno si è imposto in uno sprint a due sullo spagnolo Enric Mas. Poco più indietro l’altro spagnolo Mikel Landa.

«È una vittoria molto importante dopo il grande lavoro della squadra, che mi ha aiutato per tutta la stagione. Sono felicissimo di aver vinto così». Tadej Pogacar commenta così la sua seconda vittoria di fila al Lombardia. «Vingegaard? Abbiamo guardato solo a noi stessi, non sapevo le sue condizioni ma ero certo che Mas stesse bene - ha aggiunto a Raisport il campione sloveno, che a Como ha regolato allo sprint proprio lo spagnolo. Sapevo che sul Civiglio sarebbe stata dura, sono molto felice di finire con una vittoria una stagione quasi perfetta».

Il Giro di Lombardia nella Bergamasca

Ha preso il via dal Sentierone l’edizione 2022 del Giro di Lombardia

Si è visto anche Vincenzo Nibali, protagonista di un buon attacco sull’ultima salita di Casbeno, prima di essere risucchiato da Mas e dallo stesso Pogacar. Lo Squalo ha concluso al 24° posto, a 2’17 da Pogacar. Meglio del campione originario di Messina ha fatto lo spagnolo Alejandro Valverde, ex iridato e anche lui al passo d’addio, che si è piazzato in sesta posizione.Il migliore degli italiani in questo Giro di Lombardia è stato invece Andrea Piccolo, 11/o nell’ordine d’arrivo della corsa.

Nibali si rivede un po’ in un fuoriclasse come Pogacar: «Fa quello che vuole, ha doti incredibili, mai visto uno della sua età fare cose del genere. Ha vinto alla grande, l’ha fatto anche alla Tre Valli Varesine: anche quando non è al top ha un grande sprint». Il messinese, infine, non vede al momento degli eredi tra gli italiani: «Ci sono giovani che stanno crescendo ma per le corse a tappe bisogna aspettare un pò». Un altro campione, il murciano Alejandro Valverde, dice basta dopo la Classicissima delle foglie morte: «Me la sono goduta dalla partenza, quando mi hanno salutato assieme a Vincenzo. Ma oggi ho anche lavorato per Mas», le parole dello spagnolo.

La partenza da Bergamo

L’ultima Classica Monumento dell’anno ha preso il via da Bergamo nella mattinata di sabato 8 ottobre e terminerà a Como dopo 253 km ricchi di tante salite impegnative. Commozione e applausi per Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde, due campioni al passo d’addio in occasione de «Il Lombardia». Alla partenza sono stati accolti da centinaia di appassionati e dalle autorità: l’assessore regionale Lara Magoni, il presidente di PromoEventi Giovanni Bettineschi e l’assessore allo sport del Comune di Bergamo, Loredana Poli. I corridori sono partiti dal Sentierone verso viale Papa Giovanni XXIII, per poi passare davanti alla Stazione, in via Bono e sfilare in Borgo Palazzo. Le prime salite saranno quelle della Val Seriana, poi il passaggio verso San Giovanni Bianco, la salita poi verso la Val Taleggio e successivamente Berbenno.

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La 116esima edizione della Classica delle Foglie Morte si sviluppa su un percorso altamente impegnativo con nove salite da affrontare lungo l’arco dei 253 km da Bergamo a Como. Negli ultimi 60 km i corridori hanno affrontato il Ghisallo, il San Fermo della Battaglia, il Civiglio e ancora il San Fermo prima del traguardo in riva al Lago. Tantissime le persone che hanno assistito alla corsa lungo il percorso.

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