
Sport / Val Calepio e Sebino
Lunedì 16 Giugno 2025
Qui Sarnico a voi Sunderland fra gioia, tifo e beneficenza
L’EVENTO. Sul lago d’Iseo sesta edizione del raduno dei fan e un torneo: salamelle, amicizia e - soprattutto - la raccolta fondi.
Domenica 15 giugno, tra cori da stadio, accenti d’oltremanica e sciarpe biancorosse al vento, il campo comunale di Sarnico si è trasformato in una piccola enclave del nord-est inglese: è andato in scena il «6° Raduno dei Tifosi del Sunderland in Italia» (6th Sunderland Fans Party in Italy), con base operativa - manco a dirlo - al mitico No Stress Pub di Sarnico. Dietro tutto questo, manco fosse un centrocampista di fatica, c’è sempre lui: Enrico Milani, classe 1973, bresciano con il cuore trapiantato nel Wearside.
Enrico è un «mackem» adottivo da oltre trent’anni. La sua folgorazione calcistica avvenne nel 1990, in campeggio sul Garda, complici un gruppetto di ragazze di Sunderland e le trasmissioni balcaniche di «TV Koper Capodistria». Da allora, solo Black Cats. Lo conquistarono la velocità, i contrasti duri, i campi infangati e la fede incrollabile dei tifosi.
I «Black Cats of Italy»
Con il club «Black Cats of Italy» ha organizzato tornei, trasferte, raduni, aste benefiche. Leggendario il viaggio in bici del 2015, «Road to Stadium of Light», che fruttò 12.000 euro. In tutto, oltre 20.000 raccolti. E anche con i «nemici» del Newcastle: perché il tifo vero unisce.
Più di 100 tifosi dall’Inghilterra
Quest’anno sono arrivati oltre 100 tifosi inglesi e una cinquantina da Carcare (Savona), patria della Carcarese, squadra che condivide colori e spirito con il Sunderland. Il quadrangolare ha visto in campo una squadra inglese, una selezione italiana «Black Cats», gli «Amici del lago» e la stessa Carcarese. Gabriele Balducchi, titolare del No Stress e collaboratore di Enrico, racconta: «La raccolta benefica è un appuntamento fisso. Abbiamo donato 3.000 euro all’associazione dedicata a Bradley, bimbo scomparso a sei anni. L’anno scorso a progetti per la salute mentale. Anche stavolta raccoglieremo fondi e decideremo insieme a chi destinarli».
«Lookman? Freddo come il vento»
Coincidenza ha voluto che la Carcarese sia salita in Eccellenza e il Sunderland sia tornato in Premier League dopo otto anni. I valbormidesi in auto, gli inglesi in aereo: tutti insieme tra tiri in porta, salamelle, cori da pub e fiumi di birra. Alla domanda se conoscessero l’Atalanta, hanno sorriso: «Nella finale contro il Leverkusen tifavamo Lookman. That lad? Cold as the Wearside wind» (Quel ragazzo? Freddo come il vento del Wearside).
Ah, per la cronaca: il torneo l’ha vinto il team Black Cats of Italy. Ma la vera vittoria è stata il gemellaggio, le birre scambiate, i cori intrecciati e quell’inglese che, guardando il lago, ha sussurrato: «It feels like home», sembra di essere a casa. E in fondo, non serviva vincere per sentirsi parte di qualcosa. Bastava esserci, tifare, brindare, sorridere. Come tra vecchi amici.
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