
Amici con la coda / Bergamo Città
Domenica 03 Agosto 2025
Amici animali in vacanza: dal mare alla montagna i consigli dei veterinari
I CONSIGLI. Ecco come prendersi cura dei propri amici a quattro zampe durante le vacanze estive.
Organizzare una vacanza con un animale da compagnia può essere un’esperienza appagante, ma richiede attenzione e consapevolezza per garantire il benessere di tutti. Che si tratti di una meta marittima, montana o urbana, ogni contesto ambientale presenta specifici fattori di rischio che è bene conoscere prima della partenza. Ecco qualche consiglio utile dall’Ordine dei medici veterinari di Bergamo per trascorrere le vacanze in serenità con i propri animali domestici.
Prima di partire: consulto veterinario e prevenzione
Il primo passo per un viaggio sicuro è una visita dal medico veterinario di fiducia. Questo controllo consente di verificare lo stato di salute generale dell’animale, aggiornare i trattamenti antiparassitari e ricevere indicazioni personalizzate in base alla destinazione scelta. Profilassi mirata, certificazioni sanitarie e gestione dello stress sono elementi fondamentali da affrontare con il professionista prima della partenza.
In montagna: clima variabile e fauna selvatica
L’ambiente montano offre stimoli positivi, ma nasconde anche insidie. I rapidi cambiamenti climatici, tipici delle alte quote, possono generare stress negli animali. I temporali estivi, in particolare, con tuoni e fulmini, possono provocare reazioni di panico anche nei soggetti più equilibrati, con il rischio di fuga o smarrimento. Per questo è essenziale tenere sempre il cane al guinzaglio, soprattutto su sentieri o aree non recintate. Un errore comune è sottovalutare la presenza di parassiti: zecche, pulci e zanzare sono attive anche in montagna e possono trasmettere malattie gravi come la borreliosi di Lyme o la babesiosi. La protezione antiparassitaria, scelta su indicazione veterinaria, è quindi indispensabile.
La fauna selvatica rappresenta un ulteriore rischio. Il contatto con ricci può causare ferite da spine, mentre il morso di una vipera richiede un intervento veterinario immediato. Segni come gonfiore, dolore acuto o zoppia dopo un’escursione devono essere considerati segnali d’allarme. È preferibile evitare le ore più calde della giornata, scegliere sentieri battuti, portare sempre acqua fresca e offrirla regolarmente, anche in assenza di segni evidenti di sete.
Al mare: sole, sabbia e calore
Anche in spiaggia è importante conoscere i principali rischi ambientali. I cani non sudano come gli esseri umani: regolano la temperatura corporea attraverso la respirazione e tramite i cuscinetti plantari. In condizioni di caldo intenso o umidità elevata, il rischio di colpo di calore è concreto. Sintomi come ansimazione eccessiva, disorientamento, gengive o lingua violacea sono segnali di emergenza. In questi casi è necessario spostare l’animale in un luogo ombreggiato, rinfrescarlo con acqua a temperatura ambiente e contattare il veterinario.
Anche la sabbia e l’acqua di mare possono creare problemi: l’ingestione accidentale di sabbia può causare irritazioni o blocchi intestinali, mentre bere acqua salata può indurre vomito, diarrea e disidratazione, con possibili alterazioni elettrolitiche. Inoltre, i cani a pelo raso o chiaro sono soggetti a scottature, soprattutto su aree glabre come naso, orecchie e addome. Esistono filtri solari specifici per animali, da applicare secondo consiglio veterinario. Anche la sabbia bollente può causare ustioni ai cuscinetti plantari: il test del dorso della mano è un utile indicatore.
Per una giornata al mare in sicurezza, è fondamentale garantire ombra, acqua fresca, risciacquare il cane dopo il bagno per eliminare sale e sabbia, e limitare l’esposizione nelle ore più calde.
In città: il pericolo invisibile del caldo urbano
Chi resta in città durante l’estate con il proprio animale affronta sfide diverse, ma altrettanto rilevanti. Il primo fattore di rischio è l’asfalto surriscaldato, che può raggiungere temperature superiori ai 50°C e causare ustioni ai cuscinetti nel giro di pochi minuti. Anche in questo caso, la prova del dorso della mano è un riferimento utile.
Gli sbalzi termici tra ambienti climatizzati e l’esterno possono creare disagi termoregolatori, soprattutto in animali anziani o debilitati. Inoltre, è fondamentale ricordare che non si deve mai lasciare l’animale in auto, nemmeno per pochi minuti: la temperatura interna può salire rapidamente, raggiungendo livelli incompatibili con la vita. Per affrontare le giornate estive in città, si consiglia di uscire nelle ore più fresche (presto al mattino o la sera tardi), prediligere zone ombreggiate o con erba e portare sempre con sé una bottiglia d’acqua.
Se resta a casa: scegli con responsabilità
Quando non è possibile portare con sé l’animale, è importante pianificare con anticipo e responsabilità a chi affidarlo. In questi casi, la scelta migliore è valutare strutture di pensionamento certificate, dotate di personale formato, ambienti adeguati e protocolli di igiene e sicurezza.
È buona norma visitare la struttura prima della partenza, controllarne le credenziali e osservare come viene gestita la presenza degli animali, anche in situazioni di stress. Una valutazione superficiale può compromettere il benessere psico-fisico dell’animale: una scelta consapevole, invece, garantisce una “vacanza” serena anche per lui.
Affidarsi al proprio veterinario
Portare con sé un animale durante una vacanza è un gesto di grande affetto, ma anche una responsabilità. In questo percorso, il medico veterinario rappresenta il miglior alleato: grazie alla sua competenza clinica e conoscenza individuale del paziente, può offrire consigli mirati su prevenzione, salute, gestione dello stress e adattamento all’ambiente.
Affidarsi al veterinario permette di partire con maggiore serenità, sapendo di aver fatto tutto il possibile per garantire sicurezza, salute e benessere al proprio compagno a quattro zampe. Con la giusta preparazione, anche per loro la vacanza può essere un’occasione di equilibrio e piacere condiviso.
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