
Amici con la coda / Bergamo Città
Giovedì 21 Agosto 2025
«Cuccioli, il traffico clandestino resta un problema prioritario»
L’INTERVISTA. Il direttore del dipartimento veterinario Ats: lavoriamo per contrastare il fenomeno. I dati del 2024: recuperati 1.117 cani. I casi degli «accumulatori seriali»: situazioni complesse.
Negli ultimi mesi la provincia di Bergamo ha visto un aumento dei sequestri di animali (tre in soli due mesi a Calvenzano, Treviglio e Almenno San Bartolomeo) in situazioni di maltrattamento, canili abusivi e casi di accumulo eccessivo. L’Ats di Bergamo, attraverso il Dipartimento veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale, interviene costantemente sul territorio provinciale per garantire il benessere degli animali e gestire con equilibrio anche situazioni particolarmente delicate, come quelle degli accumulatori seriali. Ne abbiamo parlato con Antonio Sorice, direttore del Dipartimento.
Dottor Sorice, qual è l’impegno di Ats nella tutela degli animali sul territorio?
«Il nostro lavoro è continuo e articolato. Nel 2024 abbiamo recuperato 1.117 cani, con una percentuale di restituzione al proprietario tra il 75 e l’80% entro pochi giorni. Questo dimostra
come la rete territoriale, insieme a Comuni, canili rifugio convenzionati e forze dell’ordine, sia in grado di gestire efficacemente casi di randagismo e abbandono. Solo nel 2024 sono stati registrati 11.717 nuovi cani, il che evidenzia l’alto dinamismo del sistema di iscrizione, anche se la mancata comunicazione dei decessi spesso rende i dati meno precisi. Sul fronte felino, nel 2024 sono stati sterilizzati 4.300 gatti, un risultato significativo che mostra come l’attenzione alla gestione delle colonie feline sia cresciuta negli anni».
Come affrontate i casi più delicati, come gli accumulatori seriali?
«Si tratta di situazioni complesse, dove fragilità sociali e condizioni patologiche spesso si intrecciano con la vita degli animali. Gli accumulatori seriali raccolgono più animali di quanti possano gestire, creando problemi igienico-sanitari seri. È fondamentale intervenire con tatto: portare via gli animali può aggravare lo stato emotivo della persona. Per questo lavoriamo con equilibrio, considerando l’aspetto legale, pratico e umano, e cercando soluzioni che tutelino sia gli animali sia le persone».
Dove avvengono principalmente gli interventi di Ats?
«I sequestri significativi non avvengono nel comune di Bergamo, ma in diverse zone della provincia. In città si registrano più spesso segnalazioni di malgoverno o detenzione inadeguata di pochi animali, mentre le situazioni più gravi riguardano canili abusivi o accumulo incontrollato».
Come è cambiata la sensibilità della popolazione rispetto a queste tematiche?
«Negli ultimi anni le segnalazioni sono aumentate grazie a una maggiore consapevolezza della possibilità di intervento da parte delle autorità competenti. Inoltre, perché i cittadini oggi sono più attenti e segnalano tempestivamente gli abusi. Più segnalazioni arrivano, più possiamo intervenire. I nostri gruppi veterinari sono preparati sia sul piano tecnico sia legale, rispettando tutte le procedure. Tuttavia, non tutte le segnalazioni sono fondate: alcune risultano infondate o legate a dispute personali».
Quali sono le principali attività di controllo sul territorio?
«Nel 2024 abbiamo effettuato 1.174 controlli su strutture dedicate agli animali, tra cui canili, pensioni e allevamenti, per garantire il rispetto delle normative e il benessere degli animali. Abbiamo distribuito lettori di microchip a tutte le polizie locali della provincia, riducendo stress e tempi di permanenza degli animali nei canili sanitari. Un’altra questione critica riguarda il commercio di cuccioli fuori controllo, che include importazioni dall’estero. In passato abbiamo collaborato con la polizia stradale per contrastare questi traffici, che spesso sfociano in operazioni clandestine. Nonostante alcuni risultati ottenuti, il problema rimane prioritario. Per questo invitiamo tutti ad acquistare animali solo da allevamenti autorizzati e a prendere in considerazione l’adozione tramite canili rifugio, dove molti animali attendono una famiglia».
Che ruolo hanno le colonie feline? «Le colonie feline sono diventate un tema sempre più strutturato.
Oggi Comuni e associazioni gestiscono le colonie con attività formative dedicate ai responsabili, mentre in passato il lavoro era affidato a volontari singoli. La sterilizzazione è un elemento chiave per controllare la popolazione felina e ridurre problematiche legate al randagismo».
Qual è il livello di gestione del randagismo?
«Il fenomeno del randagismo risulta quasi inesistente grazie alla prontezza degli interventi: cani vaganti vengono recuperati dalla polizia locale, dai cittadini o dai carabinieri entro massimo uno o due giorni. Questo meccanismo consente di prevenire situazioni critiche o ritardi che si osservano in altre zone del Paese. Gli interventi immediati garantiscono il recupero del 100% dei cani segnalati, ma è necessario aumentare la formazione e l’informazione per favorire l’applicazione del microchip, obbligatorio per legge. La normativa lombarda prevede l’obbligo del microchip anche per i gatti da ormai diversi anni».
Qual è il messaggio per chi vuole adottare o prendersi cura di un animale?
«L’adozione consente di migliorare la vita degli animali abbandonati e di sostenere i rifugi. È fondamentale rispettare le normative, come l’obbligo del microchip per cani e gatti, per garantire sicurezza e tracciabilità. La collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini è essenziale per un’efficace tutela degli animali.
Adottare un cane o un gatto è una decisione che cambia la vita, anche quella del tuo futuro amico a quattro zampe, per questo è fondamentale che sia una scelta consapevole e non impulsiva. Chi adotta un animale da un rifugio o da un canile offre una seconda possibilità a un cane o un gatto che ha già sofferto. L’adozione consapevole non è solo un atto d’amore, ma anche un impegno per garantire una vita serena e felice ai nostri animali».
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