A Bergamo tanti eventi e un solo grido per dire basta alla violenza sulle donne

La giornata di sensibilizzazione. Il questore al liceo Mascheroni: il cambiamento deve partire dai giovani. Vicesindaco e assessori in corteo: necessarie azioni positive e una nuova cultura.

Tante voci per un unico grido contro la violenza sulle donne. Nella Giornata internazionale che si è celebrata il 25 novembre in tutto il mondo, anche a Bergamo non sono mancate le iniziative di sensibilizzazione organizzate da associazioni ed istituzioni: incontri, convegni, commemorazioni, mostre e camminate. Migliaia le persone coinvolte per dire «basta» alla piaga della violenza di genere.

Protagonisti quasi sempre i giovani, come all’evento organizzato al liceo scientifico Mascheroni nell’ambito della campagna permanente «Questo non è amore», organizzata dalla Polizia di Stato. «Se in uno Stato moderno come il nostro non siamo capaci di risolvere il problema della violenza sulle donne, vuol dire che qualcosa non funziona nelle nostre teste – ha detto il questore, Stanislao Schimera, ai 250 studenti presenti in sala –. Prevenire è difficile, ma il cambiamento deve partire anche da voi. Guardate con attenzione a ciò che potrebbe accadere, e non esitate a parlare di questi temi anche con gli adulti». Sul palco si sono alternate le testimonianze di funzionari di polizia, avvocati, psicologi e psicoterapeuti. «Siamo qui per lanciare anche un messaggio di speranza – ha detto la preside del Mascheroni, Paola Crippa –. E proprio dai ragazzi dobbiamo ripartire perché le cose possano cambiare».

Alla camminata nei quartieri hanno partecipato numerose classi. I ragazzi hanno sostato accanto alle panchine rosse per alcuni momenti di riflessione.

Una camminata collettiva è stata l’iniziativa organizzata dalle Reti quartiere da Grumello alla Malpensata, passando per il Villaggio Sposi, San Tomaso, Carnovali. L’iniziativa ha coinvolto decine di cittadini e numerose classi delle scuole che hanno proposto, tappa dopo tappa, panchina rossa dopo panchina rossa, i loro lavori e le loro riflessioni. Il vicesindaco Sergio Gandi ha dato il via all’iniziativa sottolineando l’importanza della loro presenza sul tema dell’eliminazione della violenza. Presente anche l’assessore alle Pari opportunità Marzia Marchesi, che ha ribadito la necessità di porre l’attenzione della cittadinanza rispetto al tema, richiedendo il massimo impegno, prima di tutto educativo, di ciascuno di noi a partire dalle piccole azioni quotidiane, mentre l’assessore alle Politiche sociali Marcella Messina ha sostenuto la necessità di combattere la violenza di genere attraverso una nuova cultura, un nuovo linguaggio e azioni positive volte al cambiamento.

Francesco Corna, segretario generale Cisl Bergamo: «Ogni giorno, attraverso la contrattazione aziendale, affrontiamo questi temi: puntiamo a una vera parità e a una completa antidiscriminazione»

La Cisl di Bergamo ha celebrato la ricorrenza del 25 novembre con un convegno e una mostra. Cisl e Fisascat hanno dato vita anche ad un’esposizione fotografica (visitabile nella sede di via Carnovali fino al 28 gennaio) con protagonista l’uomo e la sua evoluzione nei confronti della donna. Francesco Corna, segretario generale Cisl Bergamo, ha ricordato che «ogni giorno, attraverso la contrattazione aziendale e con gli impulsi per una legislazione sempre più attenta, affrontiamo questi temi, nodi cruciali della nostra attività sindacale: puntiamo al risultato di una vera parità e di una completa antidiscriminazione». «Dai dati che abbiamo risulta che oltre 230mila lavoratrici bergamasche sono probabili vittime di violenza sul luogo di lavoro», hanno spiegato dal sindacato orobico.

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