A dicembre il malore nell’ora di ginnastica, si è spento a 17 anni il sorriso di Gabriele

Verdello, Gabriele Marletta si era sentito male sotto gli occhi dei compagni dell’Isis Einaudi di Dalmine. Lunedì 31 gennaio il suo cuore si è fermato. Il papà Giuseppe: «Ha sempre fatto sport, mai avuto problemi cardiaci». Martedì 1° febbraio l’autopsia all’ospedale Papa Giovanni.

Ha lottato per un mese e mezzo nella Terapia intensiva dell’ospedale, e per un mese e mezzo tutti hanno sperato che ce la facesse. La sua famiglia, i suoi amici, i compagni di classe dell’Isis Einaudi di Dalmine che quel 14 dicembre lo avevano visto accasciarsi improvvisamente nell’ora di ginnastica. Ma ieri mattina il cuore di Gabriele Marletta, 17 anni di Verdello, ha smesso di battere. «Nessuno sa ancora dirci cosa è successo – spiega papà Giuseppe, bancario –. Gabriele ha sempre fatto sport e si è sottoposto regolarmente agli elettrocardiogrammi, non ha mai avuto problemi di cuore». Per stabilire con esattezza cosa ha spezzato la vita dello studente di scienze applicate con la passione per la musica, oggi sarà eseguita l’autopsia all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è rimasto fin dal giorno del ricovero. Gabriele si era sentito male alle 11, nell’area adibita alle attività sportive dell’oratorio di Dalmine, mentre stava correndo durante l’ora di Scienze motorie insieme ai suoi compagni di quarta liceo. La sua insegnante gli aveva praticato il massaggio cardiaco, poi erano intervenuti due medici del vicino Presidio territoriale che avevano usato il defibrillatore. Trasportato d’urgenza in ospedale, è stato ricoverato in Terapia intensiva e in questo mese e mezzo amorevolmente accudito dai familiari: il papà Giuseppe, la mamma Gloria, insegnante a Zingonia e la sorella più piccola, che frequenta la seconda nello stesso istituto di Dalmine.

Uno studente modello, Gabriele: «Il giorno prima del malore aveva festeggiato un 10 in matematica – ricorda il papà –. Andava bene a scuola e ha sempre avuto la passione per la musica, era prima tromba nella banda del paese e suonava anche la chitarra elettrica. Il suo maestro gli diceva che con il suo talento avrebbe dovuto frequentare il liceo Musicale, ma Gabriele voleva diventare un ingegnere e aveva scelto il liceo scientifico Einaudi, scienze applicate». Verdello e Dalmine sono in lutto per la scomparsa di Gabriele: «Era uno splendido ragazzo di 17 anni amato da tutti» sono le parole semplici e profonde con cui lo descrive il papà. La notizia della morte di Gabriele è arrivata a scuola nella mattinata di ieri lasciando tutti sgomenti. I compagni della quarta liceo scienze applicate, gli insegnanti, la dirigente scolastica. Le parole fanno fatica a uscire. «Abbiamo sperato tutti che Gabriele si riprendesse – spiega la preside dell’Einaudi, Nadia Cartasegna – è la sola cosa che mi sento di dire. Il nostro pensiero va a lui, alla sorella e alla famiglia». E se è sotto shock la scuola lo è anche un paese intero. Perché Gabriele, a Verdello, tra oratorio e banda era sempre presente quando serviva una mano. Come il 4 novembre 2020, durante le seconda ondata Covid e il secondo lockdown, quando con la sua tromba ha accompagnato le celebrazioni comunali. «Quello che è successo ci lascia sgomenti tutti – aggiunge il sindaco di Verdello, Fabio Mossali – tutti abbiamo sperato in un epilogo diverso. Abbiamo sperato per settimane che le cose si mettessero al meglio. Il Corpo musicale lo ha incoraggiato nel concerto di Natale il 18 dicembre e noi lo abbiamo fatto insieme a loro. Gabriele partecipava alle attività della banda ed era molto bravo. Siamo senza parole».

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