A Monterosso ecco la mensa di comunità, solidarietà alimentare contro la solitudine

L’inaugurazione Ha aperto nel Centro per tutte le età ed è la prima iniziativa del genere in città. Trenta posti disponibili. Prossimo appuntamento il 2 aprile.

È stata una giornata importante oggi, 23 marzo 2022, per Monterosso: nel Centro per tutte le età è stata inaugurata la prima mensa di comunità di Bergamo, un’iniziativa fortemente voluta dal presidente dello stesso Cte, Mario Vita, che dopo mesi di preparativi ora apre le sue porte ai residenti del quartiere. Per l’inaugurazione è stato allestito anche un abbondante aperitivo, preparato dai volontari e per l’occasione le stanze del centro sono state trasformate in sale da pranzo. Una trentina gli invitati, per un debutto sognato da tempo. Dopo due anni di restrizioni e di lontananza persino dai vicini di casa, le attività del centro per tutte le età sono riprese ormai a pieno ritmo e la mensa di comunità è un’opportunità in più d’incontro e d’inclusione aperta a tutti, ma con un occhio di riguardo ad anziani, fragili e persone sole.

«È bello vedere persone con fragilità che interagiscono con altre che le accolgono, senza far pesare la loro condizione – ha detto Mario Vita –. L’obiettivo di questa iniziativa è proprio stare insieme, creare relazioni e vivere in serenità; tutti aspetti della vita di cui oggi c’è tanto bisogno». «L’iniziativa è aperta a tutti coloro che si sentono di partecipare e che hanno bisogno – ha aggiunto il presidente del Cte –; e se qualcuno arriva anche da fuori quartiere, è bene accetto».

«La mensa di comunità è innanzitutto un’iniziativa promossa per favorire l’inclusione sociale, in un momento in cui c’è tanta voglia di ritrovarsi e di stare insieme – ha detto Marcella Messina, assessore comunale alle Politiche sociali –. Un’iniziativa che rientra senz’altro nel tema più ampio della solidarietà alimentare, di cui il Comune si sta occupando da tempo. Attraverso la solidarietà alimentare contrastiamo la solitudine, rispondendo così al tema delle nuove vulnerabilità, e riusciamo a creare nuove occasioni per integrare storie e vicende di vita diverse tra loro, ma che possono trovare una risposta proprio all’interno della stessa comunità».

Per don Chicco Re, vicario della parrocchia di Monterosso, la mensa di quartiere rappresenta «un esempio d’integrazione intergenerazionale, che oggi è forse una delle forme più difficili d’inclusione. Nella nostra comunità di Monterosso teniamo molto a questi passaggi, che vanno costruiti con grande attenzione, senza dare nulla per scontato, mi sembra che la dimensione del cibo, che è soprattutto il nutrire la vita insieme agli altri, possa essere un contenitore ottimo per questa inclusione». Prossimo appuntamento con la mensa di quartiere al Monterosso, sabato 2 aprile. All’inizio sarà aperta una volta alla settimana, una trentina i posti disponibili. Si dovrà prenotare direttamente al Cte, oppure ai volontari.

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