Aaa cercansi volontari in ospedale. «Siamo al 50% delle nostre possibilità»

Il corso. Le lezioni organizzate dall’Associazione Volontari Ospedalieri prenderanno il via il 5 novembre. Attualmente gli iscritti sono 180, ma ne servono di più.

Quattro lezioni on line (più una in presenza) per diventare volontari in ospedale. Si rinnova anche quest’anno la campagna di reclutamento dell’Avo di Bergamo, l’Associazione Volontari Ospedalieri, che dopo lo stop di due anni fa per la pandemia, sta cercando con pazienza e buona volontà di ricucire quel tessuto di solidarietà che è presente all’ospedale cittadino da oltre 40 anni.

Da quarant’anni presenti in ospedale

Era il 1979 quando un primo gruppo di volontari dell’Avo entrò per la prima volta ai Riuniti. Da allora, fatto salvo il periodo del Covid, il contributo dell’associazione ai pazienti dell’ospedale non è mai mancato. Le iscrizioni sono aperte e lo rimarranno fino al 20 ottobre: «Abbiamo tanto bisogno – ammette Piera Vitali, presidente di Avo Begamo –. Facciamo ancora un po’ di fatica a riportare le persone in corsia. Da un lato c’è ancora un po’ di paura, dall’altro questi due anni hanno impigrito e demotivato tante persone. Attualmente siamo circa al 50% delle nostre possibilità». Gli iscritti all’associazione sono circa 180 (in passato si superavano anche le 200 unità), ma sono meno di un centinaio quelli davvero attivi. La ripartenza è ancora parziale rispetto al periodo pre-Covid: non tutti i reparti hanno riaperto alla possibilità di prestare servizio al loro interno e anche i tempi concessi ai volontari sono ridotti. «In reparto controlliamo soprattutto la validità dei Green pass dei parenti durante gli orari di visita e la durata delle visite, che non deve superare i 45 minuti – spiega Piera Vitali –. Alcuni reparti come la Neurologia, la Medicina e la Neurochirurgia ci danno la possibilità di accedere alle corsie la sera dalle 18 alle 19. È un momento importante per noi, perché possiamo incontrare i pazienti, ascoltarli, stare loro vicino e aiutarli nelle piccole cose».

«Abbiamo tanto bisogno. Facciamo ancora un po’ di fatica a riportare le persone in corsia. Da un lato c’è ancora un po’ di paura, dall’altro questi due anni hanno impigrito e demotivato tante persone»

Accoglienza e ambulatori, le priorità

La ricerca di volontari si concentra quest’anno su alcune esigenze: «Cerchiamo soprattutto persone che si dedichino all’accoglienza dei visitatori ai totem e agli ambulatori, per accompagnare chi ha bisogno di orientarsi. Nei reparti possiamo entrare uno alla volta e non avremmo quindi la possibilità di fare da tutor ai nuovi volontari». Chi vuole, può prestare servizio anche alla casa di riposo Don Orione o all’ospedale di San Giovanni Bianco: «Lì sarebbe necessaria qualche persona in più, soprattutto nell’accoglienza, per ampliare il gruppo che si è formato in questi anni», dice ancora la presidente di Avo. Il corso prenderà il via il 5 novembre e sarà realizzato in collaborazione con Avo Milano: ci sarà una prima lezione in presenza al «Papa Giovanni», poi le altre sono in programma online tutti i sabati mattina dalle 9,30 alle 12,30. Prima del corso, gli aspiranti volontari vengono convocati dall’associazione per due colloqui, uno di conoscenza e un altro di idoneità, con una psicologa. Per informazioni, è possibile contattare l’Avo allo 035.2678053.

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