Acquisti on line, l’allerta di Adiconsum: «Attenzione alla truffa del pacco bloccato»

Crimini informatici. Adiconsum Bergamo: «È uno dei raggiri che stanno caratterizzando questo Natale: email e sms segnalano una consegna bloccata e chiedono di cliccare per scegliere l’orario, ma è phishing. Attenti ai link e alle richieste “urgenti” di intervento».

È partita la corsa ai regali di Natale e spesso, quando si va di fretta, può capitare di commettere qualche leggerezza: occorre evitare di cadere nelle trappole tese dai truffatori, negli annunci di vendita pubblicati sui siti internet, così come nei messaggi che viaggiano via email oppure sms. L’allerta arriva da Adiconsum Bergamo. «Il venditore – spiega l’associazione dei consumatori in una nota – resta disponibile e puntuale nelle risposte fino a quando intasca i soldi. Una volta chiuso l’affare, abbandona l’utente, che attende invano l’invio del prodotto, ne riceve uno diverso per qualità o caratteristiche da quello ordinato oppure si vede recapitare richieste ulteriori di pagamento per sbloccare la spedizione. Riceve un’ e-mail in cui viene avvisato che la consegna del pacco che stava attendendo è bloccata per questioni burocratiche e doganali, e per far ripartire l’iter deve inserire alcuni dati personali, compresi quelli della propria carta di credito».

«Un caso di truffa simile è stato segnalato di recente anche dalla Polizia Postale – racconta Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo. La mail avvisa di non essere riusciti a consegnare il pacco e chiede di cliccare per scegliere l’orario in cui riceverlo. Naturalmente si tratta di phishing. Bisogna fare attenzione a questo tipo di messaggi, ai link che vengono riportati nel testo ed anche agli ultimatum, ossia la richiesta di un intervento urgente per non perdere il pacco oppure per evitare sanzioni. È una delle truffe che stanno caratterizzando questo Natale. Non bisogna mai fornire dati personali. È importante mantenere la calma. Se si attendono spedizioni, si deve contattare il corriere chiedendo aggiornamenti, e in caso di richieste economiche sospette è bene sempre avvisare la propria banca, così da monitorare la situazione».

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