
Cronaca / Bergamo Città
Domenica 18 Maggio 2025
Addio all’avvocato Frattini : appassionato di legge e di storia
IL LUTTO. Aveva 87 anni, era nato a Venezia ma considerava a tutti gli effetti Bergamo come la sua città d’origine.
Bergamo questa mattina si sveglierà più triste e più povera. Nella tarda serata di sabato 17 maggio si è spento l’avvocato Pilade Frattini, figura di spicco non soltanto del panorama forense della nostra città, ma anche di quello culturale, un grande appassionato di storia e di letteratura, autore egli stesso di alcune pubblicazioni. Aveva 87 anni, compiuti lo scorso 29 marzo. L’avvocato Frattini si è spento circondato dall’affetto e dalle premure dei suoi quattro figli - Filippo, Federica, Daniela e Giulia -, delle loro famiglie e dei suoi nipoti.
Da Venezia a Bergamo
Pilade Frattini era nato a Venezia nel 1938, ma all’età di soli quattro anni la famiglia si era trasferita a Bergamo, dove ha sempre vissuto e lavorato, sentendosi sempre bergamasco a tutti gli effetti. A Bergamo, dove il nonno paterno era stato un conosciutissimo impresario teatrale, il giovane Pilade frequenta le scuole della città, diplomandosi poi al Liceo classico «Paolo Sarpi». Prosegue gli studi all’Università di Milano, dove si laurea in Giurisprudenza a pieni voti e con lode. Conseguita la laurea, l’avvocato Frattini resta per qualche tempo, un paio d’anni, nell’ambito universitario milanese in qualità di «assistente volontario» del prof. Enrico Tullio Liebman, un vero e proprio «mostro sacro» della Procedura civile in Italia.
L’attività forense e la scrittura
Ultimata questa esperienza, decide di intraprendere l’attività forense a Bergamo, città - come detto - a cui è sempre rimasto fortemente legato, tanto poi da considerarla a tutti gli effetti la propria città d’origine. Dagli anni Sessanta si dedica al Diritto civile, commerciale e di famiglia, e nel tempo libero – avvocato con il pallino della storia - legge appunto libri di storia, con una particolare attenzione verso quella locale, motivo che lo ha incoraggiato a collaborare con l’amico Renato Ravanelli - giornalista di vaglia, per anni una delle colonne portanti de L’Eco di Bergamo - alla stesura di un corposo volume – Il Novecento a Bergamo – edito da Utet. L’ultima sua fatica letteraria è invece un libro che raccoglie le fiabe che raccontava ai propri figli.
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