Adunata, pronta la carica dei 6mila alpini «de sass»

L’EVENTO . Le penne bergamasche si preparano alla trasferta del 9 e 11 maggio: «Con gli alpini la speranza diventa realtà» è lo slogan scelto per sfilare.

Sono oltre 6mila gli alpini bergamaschi che si stanno preparando alla 96ª Adunata nazionale, momento associativo irrinunciabile, che si terrà dal 9 all’11 maggio a Biella.

«Quest’anno – dice il presidente sezionale Giorgio Sonzogni – saremo a Biella, terra alpina d’eccellenza. In particolare, sono contento di poter incontrare il past president nazionale Corrado Perona, con cui ho condiviso l’impegno associativo a livello nazionale. Per due mandati sono stato il suo vicepresidente. Mi complimento anche con il presidente della sezione Marco Fulcheri che con i suoi alpini ha certamente preparato un evento memorabile, come lo sono le nostre adunate. Questo momento associativo così importante e sentito apre in sostanza la stagione delle nostre manifestazioni alpine». Per le penne nere la meta non è molto distante, questo potrebbe favorire la partecipazione anche dei familiari.

I numeri degli alpini orobici

«Immagino – continua Sonzogni – che saremo, come nelle passate edizioni, una delle sezioni più numerose. I soci sono in tutto 23.093 con 15.891 alpini e 7.202 aggregati. Con noi ci saranno molti sindaci, che ormai tradizionalmente decidono di partecipare per testimoniare la vicinanza ai gruppi presenti nel loro territorio. Saremo a Biella con il nostro spirito bergamasco capace di adattarsi a ogni situazione. So che i gruppi si sono organizzati nello stile alpino che ci caratterizza, considerando che la città piemontese non offre la stessa ricettività di Brescia, Vicenza o Udine». Un gruppo di camminatori, che fa riferimento al consigliere nazionale Remo Facchinetti, arriverà a piedi, come ormai consuetudine da alcuni anni, scandendo il percorso in cinque tappe.

«Alpini portatori di speranza»

«Alpini portatori di speranza» è il motto dell’adunata 2025, in continuità con lo slogan «Sogno di pace degli alpini» scelto un anno fa a Vicenza. I bergamaschi lo hanno declinato con lo striscione «Con gli alpini la speranza diventa realtà» che accompagnerà il «classico» Berghem de sass dietro il quale le penne nere orobiche sfileranno.

Intanto la città si prepara, con bandiere tricolori ovunque come già evidenziato ieri nella conferenza stampa di presentazione. Ufficialmente la manifestazione prenderà il via venerdì 9 maggio alle 9 con l’alzabandiera, per chiudersi domenica 11 maggio con l’ammainabandiera e il passaggio della stecca alla sezione di Genova che ospiterà l’edizione 2026. Nei tre giorni eventi, concerti, celebrazioni, mostre, secondo un modello ormai collaudato. Non mancheranno la Cittadella degli alpini e la Cittadella della Protezione civile, che riscuotono sempre un enorme successo.

Nuovo servizio d’ordine

«Tra le novità di quest’anno – anticipa Sonzogni – c’è il servizio d’ordine che non è più affidato al Son, Servizio d’ordine nazionale, ma è un incarico affidato agli Ausiliari grandi eventi (Age), che fanno riferimento alla Protezione civile. A fine marzo una cinquantina di volontari del Nord Italia sono venuti a Bergamo per un corso di formazione, perché è necessario aggiornarsi sulle normative e su come operare in manifestazioni di questo tipo».

I campi scuola «alpini»

Tra i punti di attenzione della sede nazionale ormai da tempio sono i campi scuola, tanto che a Biella è stata organizzata un’attività volta a pubblicizzarli, coinvolgendo tutti coloro che vi hanno già partecipato. Il progetto di organizzare un campo scuola dall’8 all’11 maggio ha lo scopo di far conoscere questa importante attività promossa dall’Ana e rivolta ai giovani dai 17 ai 24 anni. Da questo punto di vista Bergamo è una delle sezioni più attive: «Quest’anno – ricorda il presidente sezionale – in tutta la provincia ne faremo 31 per un totale di 173 giornate, grazie all’impegno dei capigruppo e degli alpini».

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