Alberi caduti, rimosse 50 tonnellate dalle rogge. A Bergamo riaprono altri tre parchi

LA PULIZIA. Proseguono gli interventi dopo il nubifragio. Il Consorzio: «Recuperate montagne di legname». Segnalate piante anche nel Morla. L’Utr: «Attenzione alta». Il Comune: «Aperti 60 parchi su 62, restano chiuse le aree verdi Suardi e Marenzi».

Alcune sono state sradicate dalla forza del vento e della pioggia, altre invece sono state rimosse successivamente, in via precauzionale, perché pericolanti e quindi pericolose per la sicurezza. In città sono circa 200 le piante abbattute in seguito al violento nubifragio delle scorso lunedì 7 luglio. Il lavoro di mappatura, sistemazione e pulizia prosegue, tanto che oggi, completate le verifiche, altri tre parchi pubblici (del Filatoio, Pissarol e 8 Marzo) verranno riaperti e restituiti alla comunità, come successo già ieri per le quattro aree verdi Mira, Pizzo Redorta, Scout e La Crotta. La conta dei danni è ancora in corso, mentre si sta ragionando su come smaltire le enormi quantità di legno tagliate in questi giorni e accumulate temporaneamente nelle aree verdi, come la Greenway. Anche nei corsi d’acqua, così come per strada, nei parchi e nelle proprietà private, si contano gli alberi caduti. Il bilancio del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca è di «circa cinquanta tonnellate di legname rimosse dalle rogge», come riferisce il direttore generale Mario Reduzzi: «Gli interventi di rimozione, non ancora ultimati, hanno perora interessato circa 120 piante in varie località della provincia, soprattutto nelle rogge Serio, Morlana e Borgogna - spiega il direttore -. Siamo impegnati in maniera massiccia, a causa dell’importante abbattimento di piante provocato dal nubifragio. Abbiamo già recuperato montagne di legname».

Legname anche nel Morla

In città ci sono casi di alberi anche nel torrente Morla, come segnala un lettore: «L’alveo del torrente, in prossimità di via Baioni e del campo Utili, è in un pessimo stato. Nonostante i notevoli danni causati dalla piena del mese di settembre 2024 decine di quintali di tronchi e rami giacciono ancora inerti nel torrente», segnala il cittadino chiedendosi «se dobbiamo attendere un nuovo forte temporale, una nuova piena ed ulteriori danni prima che chi di dovere intervenga». Su questo fronte, conferma il dirigente dell’Ufficio territoriale regionale di Bergamo, Fabio Lombardi, «è in programma lunedì il sopralluogo di un nostro tecnico. L’attenzione è altissima, siamo vigili e operativi, sempre pronti ad intervenire per la pulizia, anche sulla base delle segnalazioni. Inoltre - prosegue Lombardi - entro fine mese sono attese novità circa lo studio del bacino del Morla e del Tremana, avviato dalla Regione: dopo un anno di rilievi e approfondimenti tecnici avremo un incontro di aggiornamento, utile per poi prendere in considerazione i punti critici e programmare interventi mirati, con uno sguardo complessivo su tutta la situazione».

Aperti 60 parchi su 62

Nel frattempo sabato 19 luglio è prevista la riapertura dei parchi pubblici del Filatoio nel quartiere Finardi, Pissarol in via Lolmo (Carpinoni) e 8 Marzo in via Leopardi (San Paolo). Rimangono ancora inaccessibili, spiegano dal Comune di Bergamo, soltanto due dei 62 parchi cittadini, ovvero il parco Marenzi - chiuso per il cantiere di realizzazione del pozzo - e, come noto, il parco Suardi, dove domenica 13 luglio una grossa quercia è crollata sfiorando di poco alcuni passanti, fortunatamente senza conseguenze. Ieri mattina nel parco sono stati effettuati i test degli agronomi specializzati su due piante segnalate dai Vigili del fuoco in quanto molto inclinate. «Sono state eseguite le prove con il dendrodensimetro, le indagini andranno avanti settimana prossima quando verrà effettuato il pulling test - riferisce l’assessora all’Ambiente, Oriana Ruzzini -. Quanto al legname cippato, una prassi che stiamo adottando è quella di lasciarlo al suolo, restituendolo al terreno come fertilizzante».

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