Allo stadio gli ultrà «azionisti»
Novità in arrivo con la Riforma dello Sport

Il disegno di legge è stato approvato alla Camera e prevede rappresentanze
dei tifosi nelle assemblee soci delle società. Belotti: «Così più trasparenza».

Anche i tifosi potranno dire la loro sulle scelte della squadra del cuore. Una novità introdotta dal nuovo disegno di legge (ddl) sullo sport approvato alla Camera, che ha visto come relatore il deputato bergamasco Daniele Belotti, capogruppo della Lega in commissione cultura di Montecitorio.

Per le società sportive professionistiche (serie A e B), presumibilmente dal campionato 2020-2021 (il decreto deve essere approvato dal Senato, poi i decreti attuativi), è prevista l’istituzione di un nuovo organo consultivo «che curi la tutela degli interessi dei tifosi, con il potere di esprimere sulle questioni di interesse dei tifosi pareri obbligatori, ma comunque non vincolanti per la società» si legge nel testo.

È Daniele Belotti a spiegare la ratio: «Come tifoso – premette - ci tengo a sottolineare questa novità. Un collegio da 3 a 5 membri eletti ogni tre anni dagli abbonati che parteciperà, pur senza diritto di voto, alle assemblee dei soci, proprio perché l’abbonato, di fatto, è come un azionista, non solo un cliente. Per motivare questa nostra scelta, basta un dato: 145 fallimenti di società di calcio dalla serie A alla serie D negli ultimi 15 anni. Un numero impressionante che ha umiliato decine di migliaia di tifosi, intere comunità, colpite al cuore e alla schiena da presidenti speculatori che hanno fatto solo i loro interessi o peggio, in alcuni casi, hanno usato il calcio per riciclare denaro sporco. È un primo passo verso l’azionariato popolare nel calcio sul modello spagnolo e tedesco oltre che per la responsabilizzazione delle tifoserie per arginare la violenza negli stadi». Sarà compito del Governo, con i decreti attuativi, fissare regole più precise per la costituzione del «consiglio dei tifosi», ma Belotti assicura «modalitàsemplici, l’elezione avverrà probabilmente on line». È già certo invece, che saranno ineleggibili i destinatari dei Daspo o altre misure di prevenzione.

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