Antonio Arnoldi «è andato avanti», sua l’idea di creare il Museo Alpino

Il lutto Figura di riferimento delle penne nere orobiche per oltre mezzo secolo, si è spento a 81 anni all’Humanitas Gavazzeni. Sonzogni: «All’associazione ha dedicato tempo e risorse».

È andato avanti lasciando a chi rimane una serie di testimonianze che resteranno nella storia della sezione bergamasca dell’Ana, l’Associazione nazionale alpini. «È andato avanti», si dice così quando un alpino se ne va, e venerdì mattina se n’è andato Antonio Arnoldi, 81 anni, figura di riferimento per oltre mezzo secolo delle penne nere orobiche, e papà della collaboratrice de L’Eco di Bergamo, Laura Arnoldi. Si è spento all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, dov’era ricoverato da qualche giorno per le complicazioni sopraggiunte dopo una caduta.

Il ricordo della figlia Laura: «Aveva un carattere diretto e anche a casa non parlava molto; dovevamo un po’ interpretarlo, ma ha sempre saputo regalarci il suo esempio»

Fu sua l’idea del Museo Alpino inaugurato nel 2011 nella sede della sezione di Bergamo dell’Ana in via Gasparini, dove venerdì pomeriggio, su richiesta della famiglia, è stata allestita la camera ardente, che resterà aperta oggi fino alle 20 e domani dalle 9 alle 20. «Senza di lui, che lo ha fortemente voluto, forse il museo non sarebbe mai stato aperto – ha detto Giorgio Sonzogni, presidente dell’Ana di Bergamo –. Quella per Antonio è stata una seconda casa per tanti anni. Ha dedicato tanto tempo e tante risorse all’attività dell’associazione; ho avuto il piacere di conoscerlo alla metà degli anni Novanta, quando entrambi eravamo consiglieri sezionali, poi lui è stato il mio successore come consigliere nazionale nel 2006, ricoprendo un ruolo importante anche come segretario del Consiglio direttivo nazionale».

Dell’Ana, Antonio Arnoldi diventò vicepresidente nazionale nel 2011, dopo un percorso lungo durante il qualche ha sempre condiviso i valori alpini. Iscritto all’associazione fin dal 1974, prima nel gruppo di Ponte San Pietro, poi in quello di Boccaleone, è diventato vicepresidente anche della sezione di Bergamo nel 2006. Ed era soprattutto un appassionato di vita militare, Antonio Arnoldi: arruolato nel 1962 all’età di 22 anni, fu ammesso alla Scuola di Allievi Ufficiali di complemento d’Artiglieria a Foligno; conseguito il grado di sottotenente, prestò servizio nel Gruppo Sondrio del 5° Reggimento Artiglieria da montagna di Vipiteno. Attivo anche nella Protezione civile, nel 2008 fu nominato Cavaliere della Repubblica. «A lui va il ringraziamento mio e degli alpini di Bergamo per il lavoro che ha fatto per l’associazione – ha detto ancora Sonzogni –. Questo è un momento triste, in cui la memoria corre a tutti gli anni belli che abbiamo condiviso».

«Ha portato avanti tantissimi progetti, dal Tricolore nelle scuole, coinvolgendo negli anni migliaia di ragazzi, fino alla pubblicazione di numerosi libri sull’associazione e sulla sezione di Bergamo, di cui ha curato anche quello sul centenario, ancora non pubblicato, che ha rappresentato un po’ il suo ultimo impegno per gli alpini».

La sua carriera lavorativa, Antonio Arnoldi l’ha trascorsa come programmatore alle «Arti Grafiche», «ma aveva una grande passione per la vita militare e per la storia», ricorda la figlia Laura. «Ha portato avanti tantissimi progetti, dal Tricolore nelle scuole, coinvolgendo negli anni migliaia di ragazzi, fino alla pubblicazione di numerosi libri sull’associazione e sulla sezione di Bergamo, di cui ha curato anche quello sul centenario, ancora non pubblicato, che ha rappresentato un po’ il suo ultimo impegno per gli alpini».

Era un uomo d’ordine, rigoroso e coerente con i suoi valori, Antonio Arnoldi: «Non era una persona da compagnia – racconta Laura – alle mangiate preferiva l’impegno, la sfilata e gli incontri. Aveva un carattere diretto e anche a casa non parlava molto; dovevamo un po’ interpretarlo, ma ha sempre saputo regalarci il suo esempio». Antonio Arnoldi lascia la moglie Nucci, con la quale domani avrebbe festeggiato i 55 anni di matrimonio, i figli Alberto, Laura e Marco e la sorella Carmen che segue l’Economato del Centro missionario diocesano.

I funerali si terranno lunedì 4 luglio alle 10 nella chiesa parrocchiale di Sant’Anna. Tutta la redazione de L’Eco di Bergamo è vicina a Laura Arnoldi e alla famiglia, in questo momento di dolore.

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