Astino capitale del paesaggio, i 12 Paesi europei estasiati: «Simbiosi uomo-natura»

Il Forum Le esperienze europee a confronto, la meraviglia dei delegati degli altri Stati di fronte al recupero dell’ex monastero. Bombardieri (Mia): «Un messaggio di speranza in questi tempi dominati dalle distruzioni».

Il complesso monumentale di Astino alle spalle, un breve percorso nel bosco che profuma di fiori di sambuco e la vista si apre su ciò che resta del fu castello dell’Allegrezza, futuro Centro internazionale di studi e ricerca sul paesaggio. È meraviglia negli occhi dei delegati dei 12 Paesi intervenuti venerdì 29 aprile all’ultima giornata del «Forum delle selezioni nazionali della settima sessione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa», promosso dal Consiglio d’Europa e dalla Fondazione Mia, ospitato nell’ex monastero di Astino che, con il progetto «La biodiversità in città», lo scorso dicembre si è aggiudicato il «Landscape Award of the Council of Europe» 2020-2021.

I Paesi: «Premio meritato»

«È incredibile come in Italia abbiate questi siti storici meravigliosi – dice Radostina Tzenova, ambasciatrice del progetto sul lago salato di Atanàsovsko in Bulgaria –. Adesso che siamo ad Astino comprendiamo davvero perché ha vinto il premio, è un luogo speciale. Il nostro progetto, che ha ricevuto una menzione speciale dal Consiglio d’Europa, è molto diverso, ma in comune ha lo stretto legame con la città (il lago è vicino a Burgas, ndr). La simbiosi tra uomo e natura è unica, c’è la produzione del sale, ma il lago è anche una meta per bird wathching, per fare bagni di sale, per organizzare eventi. Artisti vengono per trovare ispirazione».

Dopo la prima giornata, i lavori sono andati avanti, con I talia (rappresentata da Astino), Bulgaria, Finlandia, Lettonia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Turchia. Un’occasione di confronto per raccontare come ogni comunità abbia interpretato il suo ambiente, disegnando un paesaggio. Che muta nel tempo. «Il paesaggio comprende anche le sue ferite – afferma Barbara Toce, membro del Consiglio d’Europa e membro della Giuria –. Il progetto di Astino è stato premiato non solo per il recupero paesaggistico, ma anche per come lo ha reso diverso da come era, puntando sulla biodiversità, sulla formazione, non fine a se stesso, ma che tratteggia un futuro. In questo è un progetto pilota».

Dodici i Paesi europei che hanno partecipato al Forum sul paesaggio che si è concluso ad Astino. Unanime il giudizio: «Qui simbiosi perfetta tra uomo e natura»

Nella Giuria anche Isabelle Leroy, rappresentante del Comitato del Consiglio d’Europa per la cultura, patrimonio e paesaggio. «Quello di Astino ci è sembrato il progetto più completo e maturo, un buon esempio per la conservazione del patrimonio e del paesaggio – dice –. È stata premiata la gestione, il coinvolgimento della città, il restauro sul complesso con i nuovi utilizzi, la qualità estetica dell’insieme. La gestione del paesaggio deve essere ragionata, il fine ultimo deve essere il benessere dei cittadini. La pandemia, in questo senso, ha portato nuove riflessioni».

Bombardieri (Mia): «Messaggio di speranza»

Dal Forum esce un messaggio di speranza, rileva Fabio Bombardieri, presidente della Fondazione Mia, proprietaria del complesso monumentale e dei terreni attorno: «In un momento in cui siamo abituati a vedere paesaggi distrutti – afferma –, è stato bello poter confrontarsi con altri Paesi europei in pace e serenità sulla difesa del creato e sul delicato rapporto tra uomo e natura».

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