Astino, pronta la vasca di laminazione. Ora Longuelo è a prova di bombe d’acqua

L’intervento L’opera avviata dal Comune di Bergamo e dal Consorzio di bonifica per evitare gli allagamenti nel quartiere. Un invaso da 16.500 metri cubi d’acqua dove sono stati rinvenuti i resti di un’antica torre medievale.

L’operazione V1 si è conclusa: la vasca di laminazione ad Astino tanto attesa dai cittadini è stata terminata. Nel malaugurato caso in cui una bomba d’acqua dovesse di nuovo investire il quartiere di Longuelo, l’impianto è pronto a fare il suo lavoro, veicolando, grazie ad un sistema di pompe, la piena della roggia Curna nel bacino artificiale per poi far defluire lentamente l’acqua, scongiurando allagamenti.

«Mancano solo alcune opere di finitura, come la piantumazione di alberi attorno alla vasca e la recinzione in legno per evitare che qualcuno, nel caso in cui sia piena di acqua, ci cada dentro - fa il punto l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergamo Marco Brembilla -. Dobbiamo incontrare il Consorzio di bonifica (della media pianura bergamasca, stazione appaltante, ndr) per definire questi ultimi aspetti, ma la vasca è già operativa». L’opera, avviata nel dicembre 2020, è costata circa 3 milioni di euro, promossa dal Comune di Bergamo e dal Consorzio di bonifica, con un finanziamento del Ministero di 2,6 milioni di euro tramite Regione Lombardia (la restante parte, relativa alla bonifica resa necessaria dalla presenza di inquinanti e per l’acquisizione dell’area, ormai ex proprietà della Fondazione Mia, è stata cofinanziata da Comune e Consorzio).

L’opera, avviata nel dicembre 2020, è costata circa 3 milioni di euro e ha l’obbiettivo di evitare allagamenti nel quartiere di Longuelo

Un intervento necessario per evitare di assistere, di nuovo, a quanto accaduto nell’estate 2016. Era il 26 giugno quando la parte ovest e sudovest della città, Longuelo, ma anche il Villaggio degli Sposi e Santa Lucia, venivano subissati dall’acqua che scendeva torrenziale dalla val d’Astino e dai colli. Nel centro abitato di Longuelo cantine, taverne, garage allagati, pieni di fango e detriti . Per mettere mano ad un sistema idraulico e di gestione delle acque segnato da una mancata manutenzione, il Comune di Bergamo apriva un tavolo di lavoro tecnico insieme al Consorzio di bonifica, Regione Lombardia e Uniacque. Da lì la decisione di effettuare uno studio idrologico e idraulico, affidato nel 2016 dal Consorzio all’Università di Pavia. Nel 2017 il progetto di fattibilità tecnico economica e la definizione di un piano con diversi interventi.

Le altre manutenzioni

Oltre alla vasca di laminazione nella val d’Astino, ultimo intervento in ordine di tempo, sono state rimesse in sesto le rogge e il loro greto che si sviluppano nella valletta, in particolare la roggia Curna creando un invaso di 5mila metri cubi, sono stati riqualificati il ponte e le sponde del canale di via del Celtro e sulla roggia lungo via Cavalli nel Villaggio degli Sposi, in via Astino un tubo dal diametro ridotto è stato sostituito con uno scatolare più ampio, infine è stato sistemato il tratto di roggia Curna sulla sinistra della via Madonna del bosco, fino alla cascina Bechela. E ancora, partiti nel 2021 e ancora in corso, i lavori di messa in sicurezza del canale scaricatore di Astino, lungo tutto il percorso sotto la via Bellini, che collega via Longuelo alla rotonda Locatelli, lungo la Briantea.

Ma l’intervento più atteso dal quartiere era la vasca di laminazione, la V1, opera che si è cercato di mitigare il più possibile, inserita nel delicato contesto del Parco dei Colli di Bergamo. Dove la roggia Curna incontra il rio Lavanderio (lungo la via Astino sulla sinistra, provenendo da Longuelo), è stato realizzato un avvallamento a cielo aperto con una capacità di invaso ordinario di 16.500 metri cubi di acqua e una superficie di circa 14.200 metri quadrati. E in questo bacino artificiale verde (l’area è stata seminata) sono state ritrovate delle antiche pietre, probabilmente la base di una torre di epoca medioevale.

Siamo inoltre in contatto con la Sovrintendenza per capire come è possibile valorizzare la presenza di un manufatto che è stato ritrovato durante gli scavi, probabilmente la base di una torre

Spiega il presidente del Consorzio di bonifica Franco Gatti: «Stiamo chiudendo i lavori, manca l’aspetto più “estetico”, come le piantumazioni. Siamo inoltre in contatto con la Sovrintendenza per capire come è possibile valorizzare la presenza di un manufatto che è stato ritrovato durante gli scavi, probabilmente la base di una torre. Per quanto riguarda i lavori siamo soddisfatti, abbiamo rispettato il cronoprogramma nonostante l’intervento di bonifica e il ritrovamento ci abbiano un po’ rallentato».

Soddisfazione anche da parte dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla: «In questi anni ad Astino, area particolarmente vincolata, abbiamo realizzato lavori importanti, ringrazio la società valle di Astino e la Fondazione Mia per aver messo a disposizione l’area su cui abbiamo realizzato la vasca. Intanto, stiamo ragionando sulla possibilità di realizzare una seconda vasca e su un nuovo intervento, un bypass alla roggia Curna, che alla cascina Bechela si interrompe in una proprietà privata. Abbiamo lavorato anche al Villaggio degli sposi, con un innesto sulla roggia, riportandola al suo percorso naturale. Non siamo mai stati fermi, i tempi sembrano siano stati lunghi, ma è un contesto che ha richiesto molte autorizzazioni e cautele».

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