Diciottenne trovato senza battito a 2.000 metri: straordinario salvataggio al Papa Giovanni

LA STORIA. L’incidente era avvenuto a settembre durante la Marathon Trail Lago di Como ed è stato portato a esempio dell’efficienza del sistema di soccorso d’emergenza urgenza lombardo. Da quando è stato rintracciato, al trasporto in elicottero, fino alle cure provvidenziali dell’ospedale orobico.

Bergamo

Il 27 settembre, durante la Marathon Trail Lago di Como, un ragazzo di 18 anni di Griante non si presenta a un checkpoint previsto. Le condizioni meteo peggiorano e gli organizzatori danno subito l’allarme. L’ultimo avvistamento risaliva alle 12.30.

La macchina dei soccorsi si attiva

Dalle 14.43 partono le ricerche del Soccorso Alpino, che coinvolgono progressivamente nuove squadre a causa della scarsa visibilità. Decollano anche gli elicotteri di Como e dei vigili del fuoco, dotati di sistemi di localizzazione. Nel pomeriggio le condizioni meteo continuano a peggiorare, rendendo l’intervento più complesso.

Alle 18.10 l’elicottero Drago individua il giovane sulla cresta tra il Monte Bregagno e il Sasso Bellarona, a circa 2.000 metri di quota. Le squadre sbarcano in hovering e forniscono le coordinate all’elisoccorso di Sondrio.

Rianimazione in quota e ipotermia grave

Il medico dell’elisoccorso avvia la rianimazione avanzata: il ragazzo è in asistolia, con una temperatura corporea di 21°C. Viene applicato il dispositivo automatico Lucas e viene attivato il protocollo per il trattamento in Ecmo, una tecnica che permette di sostituire temporaneamente cuore e polmoni. Alle 18.40 il paziente viene trasferito d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove l’Ecmo viene avviata alle 19.20.

Il ruolo del coordinamento tra soccorritori

In conferenza stampa a Milano, i sanitari e i responsabili delle strutture coinvolte hanno sottolineato come la riuscita dell’intervento sia dipesa soprattutto dal coordinamento tra squadre a terra, elicotteri e ospedale. Comunicazione rapida, formazione specifica e capacità di operare in condizioni estreme hanno permesso di salvare il giovane, trovato privo di battito e in ipotermia profonda.

Le dichiarazioni

L’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso ha detto: «Il sistema ha funzionato in modo esemplare grazie al lavoro di squadra», mentre Luca Lorini, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza del Papa Giovanni ha affermato che: «Oltre alla tecnica, conta la passione degli operatori: è ciò che permette di affrontare situazioni estreme».

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